A Barcellona uno studio ricostruisce i ricordi usando l’Ai
A Barcellona, lo studio di design Domestic Data Streamers, impegnato nella ricerca sulle tecnologie dell’informazione, ha sviluppato un progetto innovativo chiamato “Synthetic Memories”. Questo progetto utilizza l’intelligenza artificiale per recuperare e ricreare ricordi visivi perduti o mai documentati, offrendo alle persone la possibilità di rivivere momenti importanti del proprio passato. Lanciato nel 2022, “Synthetic Memories” è nato dal desiderio del Ceo Pau Garcia di umanizzare la tecnologia digitale. Se all’inizio il target di riferimento erano le comunità di migranti e rifugiati, successivamente lo studio ha preso a lavorare con altre comunità in quattro Paesi. L’intelligenza artificiale non viene usata solo per la creazione artistica, ma anche per connettere generazioni diverse. Attraverso modelli generativi come DALL-E 2 e Stable Diffusion, “Synthetic Memories” infatti produce immagini che fungono da “vettori di memoria”, consentendo alle persone di riempire le lacune mnemoniche con proprie esperienze personali.
Un’importante evoluzione del progetto è l’apertura dell’Ufficio dei Cittadini delle Memorie Sintetiche presso il Design Hub di Barcellona, un luogo accessibile a tutti dove i cittadini, in particolare i migranti, possono utilizzare questa tecnologia per ricostruire e conservare ricordi di una vita ormai perduta. Questo spazio, che ricorda un ufficio burocratico, offrendo un’atmosfera intima e accogliente, favorisce il dialogo, l’apertura e la condivisione. “Synthetic Memories” esplora anche il potenziale utilizzo della tecnologia in ambito medico, soprattutto per supportare pazienti affetti da Alzheimer e altre malattie cognitive. Sebbene non si tratti di una cura, la terapia della reminiscenza proposta potrebbe ridurre la depressione tra chi soffre di perdita di memoria, offrendo un senso di riconoscimento e conforto attraverso la ricostruzione di memorie identitarie.
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