Hot parade
di SIMONE DONATI
Sale: Antoine Griezmann. “El chileno es un cagon”. Antoine Griezmann esulta dopo il rigore sbagliato dall’interista Sanchez. L’Atleti passa il turno. L’invincibile armada (a buffi) di Zhang si ferma. In Champions non c’è più nessun club italiano e il nostro calcio ci appassionerà con tribunali e inchieste.
Stabile: Carlo Conti. “Ho già dato, grazie”. Manco Carlo Conti vuole più tornarci, a Sanremo. Il presentatore toscano si schermisce e lascia campo libero agli autocandidati mentre infuria lo scandalo dei voti da casa annullati d’imperio dalle urne Rai. Vuoi vedere che, per salvare capre e cavoli, l’anno prossimo conduce Geolier.
Scende: Carlo Calenda. Carletto er frignone. Dopo avergliene dette di ogni colore e dopo la sconfitta netta, senz’appello, in Abruzzo, Calenda si stupisce se i Cinque Stelle non lo vogliono vedere manco in cartolina, figurarsi insieme nella stessa coalizione per la Regione Basilicata. Intanto Renzi, in Lucania, sta con Bardi e il centrodestra e gli fa ciao-ciao con la manina
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