Dossieraggio, Nordio invoca la Commissione d’Inchiesta: “Siamo al punto di non ritorno”
CARLO NORDIO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Il ministro alla Giustizia Carlo Nordio invoca una commissione parlamentare d’inchiesta sul dossieraggio alla Direzione nazionale antimafia scoperchiati dall’inchiesta di Perugia dopo la denuncia pubblica del ministro della Difesa Guido Crosetto di qualche mese fa. Per Nordio, dopo le parole pronunciate dal procuratore capo perugino Raffaele Cantone, non si può più far finta di nulla. E adesso tocca alle istituzioni, alla politica e soprattutto al parlamento assumere su di sé la responsabilità di fare chiarezza. Da Milano, dove ha preso parte a un convegno organizzato dall’Avvocatura meneghina, Carlo Nordio ha fatto squillare la sua voce: “Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’Inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio per le parole di Cantone, è diventata ancora più seria”. Nordio ha dunque aggiunto: “Quanto sta emergendo in Dna è oggetto di indagine giudiziaria. Ovviamente, il ministero della Giustizia è estremamente attento a quanto è stato riferito in questi giorni, soprattutto nelle audizioni”. C’è un ma. Grosso quanto l’indignazione che le scoperte giudiziarie hanno sollevato nella pubblica opinione: “Le parole usate da Cantone – ha detto Nordio – sono state estremamente forti e, dopo queste valutazioni estremamente severe, io credo che sia necessario fare una riflessione molto molto profonda su quelle che sono le violazioni dei diritti individuali alla riservatezza. Queste violazioni sono già state fatte in passato. Credo che adesso abbiamo raggiunto il punto cruciale, forse un punto di non ritorno e che quindi sia necessaria una profonda riflessione che a mio avviso potrebbe e dovrebbe essere non solo normativa, ma anche politica”. Insomma, il caso dossieraggio per Nordio è gravissimo e rischia di mettere a repentaglio la tenuta delle istituzioni, pertanto occorre agire subito e bisogna farlo con una Commissione parlamentare d’inchiesta.
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