Esteri

Biden e il discorso sull’Unione: “Libertà e democrazia in pericolo”

di Giovanni Vasso -


Joe Biden chiama gli americani a resistere in nome della democrazia e della libertà, che oggi, secondo il Presidente, sarebbero a rischio. Nel discorso sullo stato dell’Unione, l’inquilino della Casa Bianca usa parole che sono difficili da equivocare. E lo fa ripercorrendo le grandi crisi internazionali, a cominciare da quella ucraina: “Chi c’era prima di me – ha spiegato alludendo a Donald Trump che si appresta a sfidarlo alle elezioni in una sorta di rivincita – si è vantato di non aver fatto nulla sulle armi, si è sottomesso” alla Russia e a Putin. Lui, Biden, invece promette ben altro atteggiamento: “La storia ci guarda, non mi inchinerò a Putin. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò. Dobbiamo dare all’Ucraina gli aiuti che chiedeCon Biden, “gli Usa non andranno via dall’Ucraina” e Kiev potrà “battere la Russia solo con le nostre armi”. Crisi chiama crisi, per quanto riguarda il Medio Oriente, la soluzione di Biden è questa: “Due Stati”, intendendo Israele e Palestina. Più che un chiaro progetto politico, un modo come un altro per recuperare il dissenso a sinistra e i voti degli arabo-americani, profondamente delusi dalle posizioni filo Israeliane del governo davanti alle prime fasi della guerra. C’è poi la crisi col Messico: “Possiamo scontrarci su come risolvere l’emergenza al confine, o possiamo risolverla”. Per Biden, i repubblicani hanno fatto solo ostruzionismo e li ha accusati di pensare solo agli interessi dell’upper class.

Infine, per Biden libertà e democrazia da difendere sono anche nella tutela e nel ristabilire il diritto all’aborto e nella difesa della fecondazione assistita, nella liberazione dei prigionieri americani e quindi ha salutato con un applauso l’ingresso della Svezia nella Nato che complica lo scenario in Europa. Biden ha poi scherzato sulla sua età avanzata: “ Quando si arriva alla mia età le cose diventano più chiare di prima.  Conosco la storia americana, la questione che il Paese affronterà non è quanto siamo vecchi noi, ma quanto lo sono le nostre idee”.


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