Cultura & Spettacolo

REGIONI IN TAVOLA/FRIULI VENEZIA GIULIA: Il formaggio Montasio

di Gianluca Pascutti -


Un formaggio che prende il nome dal meraviglioso Altopiano del Montasio, un anfiteatro naturale di rara bellezza. Tra tutti gli alpeggi della regione il più esteso, una perla delle Alpi Giulie Occidentali situata tra la val Resia e il Canale del Ferro. Si presume che la ricetta di questo formaggio abbia oltre 800 anni di storia, alcuni monaci di Moggio Udinese ripresero le tecniche casearie utilizzate in quota, sfruttando la via del Canal del Ferro, importante tratta di comunicazione di epoca romana, per condividerlo fino nella pianura friulana e veneta. Il primo documento ufficiale dove compare il nome del formaggio Montasio risale all’anno 1775, fu trovato su un prezzario di San Daniele, particolarità rilevante perché il formaggio Montasio e il prosciutto di San Daniele sono diventati i due prodotti gastronomici che rappresentano il Friuli nel mondo. Il Montasio è un formaggio a pasta cotta, la sua consistenza risulta semidura e viene fatto esclusivamente con latte vaccino di pezzata rossa.

Sei un gran Frico

Il frico è un piatto tipico del Friuli, una ricetta antica diventata simbolo di questa terra. Nasce dal recupero delle lavorazioni casearie a latte vaccino “lis strisulis” rifilature fatte per conferire la perfetta forma ai formaggi prima di essere messi a stagionare. La ricetta del frico varia da vallata in vallata, due sono le versioni che vengono considerate della tradizione, quella con la cipolla e quella senza. Entrambe prevedono l’utilizzo della patata cruda e di due formaggi di stagionature diverse.

Ricetta per 4 persone

Ingredienti:

250 g di Montasio fresco

250 g di Montasio 6 mesi

600 gr di patate di montagna

1 cipolla

sale

pepe

COME REALIZZARLO: Tritare le cipolle, farle imbiondire in una padella di ferro, tagliare a cubetti le patate senza buccia, unirle alle cipolle, aggiustare di sale e pepe, coprire. Dopo una decina di minuti unire i formaggi a cubetti. Far fondere i formaggi creando una crosticina dorata da entrambi i lati. Servire con polenta arrostita.


Torna alle notizie in home