Turismo

Social network e Gamification, la nuova frontiera del turismo

di Angela Arena -


Social network e Gamification – Con 109,1 punti e un primato di ben 3 indicatori su 5, tra cui ricerca e popolarità della destinazione e Tripadvisor confidence destination, è il soft power italiano a svettare nella classifica generale della reputazione relativa ai sistemi turistici europei stilata dal Regional Tourism Reputation Index di Demoskopika per il 2023. Lo studio, tuttavia, mette in luce dati meno confortanti in riferimento al posizionamento del Belpaese sul versante social. Sebbene l’Italia risulti la destinazione più ricercata sul web, i canali istituzionali monitorati, tra cui Enit ed Italia.it, non sarebbero adeguatamente sfruttati a differenza di quanto fatto da alcuni competitors come Spagna, Portogallo, Grecia e Germania, facendo scivolare il Belpaese al quinto posto nella classifica parziale del Rating Social Reputation con 101,8 punti. I social hanno profondamente inciso sul modo di viaggiare, come sa bene Visit Italy, primo canale indipendente di promozione turistica italiana nel mondo che, su instagram, ha catturato l’attenzione di un un milione di followers, realizzando un report ‘Il Turismo del futuro’, da cui si evince che il fattore decisivo per la scelta di un viaggio è da ricercarsi nei social networks, come afferma il 61% degli intervistati. Ma se reels e abilità nel narrare storie attraverso contenuti e immagini accattivanti hanno reso Visit Italy un punto di riferimento per tutti gli utenti che dallo schermo possono ammirare la bellezza e la diversità del nostro paesaggio e stile di vita, è alle app che i turisti ultimamente stanno rivolgendo la propria attenzione per migliorare la propria esperienza di viaggio. È nell’avvento dell’intelligenza artificiale il vero e proprio cambio di passo nell’esperienza turistica: da un modello basato su agenzie di viaggi e tour operator si è passati a un modello dove ciascuno è in grado di creare il proprio itinerario. La tecnologia, in particolare la gamification, consentono un’esperienza immersiva capace di coinvolgere attivamente il visitatore attraverso percorsi personalizzati e interattivi, aprendo le porte a nuove professioni, come quella del Digital Humanities Designer, anello di congiunzione fra universo digitale e mondo dell’arte, della cultura. E proprio sulla definizione di questa nuova figura manageriale, nonché, allo scopo precipuo di fornire strumenti funzionali all’azione promozionale e alla relazione digitale con i visitatori che si è incentrata il 20 e 21 gennaio al Museo Nazionale Romano la prima tappa del Mentoring Program di Reginae in collaborazione con il Mic, in programma fino a luglio 2024.


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