Sanremo 2024: Geolier si porta a casa la notte dei duetti
di Lorenza Sebastiani
La serata delle cover ha animato la quarta giornata del Festival. È stato un momento di vero varietà, forse il più alto del Festival, arricchito dalla presenza di Lorella Cuccarini, che quando viene messa nelle condizioni di rifare la showgirl, anziché l’insegnante di canto e ballo in tv, dimostra di saper tornare perfettamente al suo posto. Accolto tra fischi la vittoria del medley di Geolier, Luché e Gué. Notevole il duetto Gazzelle Fulminacci per la quota Roma Nord, con Notte prima degli esami, cavallo di battaglia di Antonello Venditti. Commovente anche Sogna, ragazzo, sogna, capolavoro di Roberto Vecchioni interpretato con il giovanissimo e promettente Alfa. Emozionante la commozione di Vecchioni, peccato non cercasse mai lo sguardo della nuova leva che aveva accanto, cosa che Alfa ha cercato di fare più volte nel corso dell’interpretazione. Importante e di sostanza anche Quando finisce un amore di Riccardo Cocciante, che ha duettato con Irama, in perfetta armonia su un brano dal testo intenso. Notevole anche la provocazione targata Ghali che ha deciso di far saltare il Governo, iniziando prima a cantare in arabo il brano Bayna, per poi continuare con Cara Italia (che dice “quando mi dicono ‘va a casa’, rispondo sono già qua”) per poi finire con la cover di L’Italiano (Un Italiano vero) di Toto Cutugno. In casa Salvini qualcuno avrà avuto bisogno di sali. Fare un buon Sanremo non significa solo cantare bene, ma sapere usare un sistema per uscirne al meglio, farsi notare, creare polemiche, mettersi al centro dell’attenzione. Fare i cantanti è mestiere complesso e Ghali ha fatto un’ottima operazione di comunicazione. Chicca finale, il ritorno dei Jalisse, il simbolo della resilienza musicale (anche psicologica,) sul palco di Sanremo dopo 27 anni dalla loro vittoria e 27 anni di tentativi per tornarci.
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