Cultura & Spettacolo

Turismo e fashion week trionfo del Made in Italy

di Angela Arena -


Sebbene rappresentino un appuntamento imperdibile per tutti gli esperti mondiali del settore, celebrità e buyers le fashion week milanesi non si limitano solo alle spettacolari runway allestite dai grandi brand, ma coinvolgono anche migliaia di turisti che, ammaliati dalle atmosfere charmant, affolano le eleganti vie del Quadrilatero della Moda. A confermarlo il report dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, secondo cui con oltre 800.000 presenze registrate nelle varie strutture ricettive, la kermesse lombarda avrebbe chiuso il 2023 con un indotto di circa 88 milioni di euro. Nell’arco di un anno sono infatti ben quattro le settimane che rendono il capoluogo meneghino “Palcoscenico internazionale della moda”.

In attesa della prossima settimana dedicata alla collezione donna Autunno Inverno 2024/2025, in programma dal 26 febbraio al 5 marzo, a trionfare nella fashion week conclusasi lo scorso 16 gennaio sono state proprio le eccellenze artigianali delle maison italiane più prestigiose che hanno portato in passerella le collezioni maschili fall winter 2024/2025. Tuttavia, brand iconici come Gucci, Armani, Versace, Dolce & Gabbana e Prada sono solo alcuni dei nomi che hanno contribuito al primato del Belpaese, poiché ad aver impresso una traccia indelebile nel solco della moda maschile italiana è senza dubbio la sartoria napoletana, con una storia lunga e ricca di nomi che hanno reso celebri piccole botteghe trasformandole in grandi industrie internazionali.

Tra queste l’antica sartoria Marinella, che grazie alla lungimiranza del suo fondatore, Eugenio Marinella, iniziò la sua avventura imprenditoriale nel lontano 1914, aprendo bottega nella zona più elegante di Napoli, la Riviera di Chiaia, dove la nobiltà partenopea amava passeggiare. Eugenio fu il primo italiano ad importare tessuti dall’Inghilterra, Paese da sempre leader per l’abbigliamento e gli accessori da uomo, ricreando, anche negli arredi un piccolo angolo in perfetto stile british, visibile anche nei due simboli che, coniugando tradizione inglese e napoletana, formano il marchio aziendale: quello dell’antica casa reale dei Borbone e quello delle maison che trattano prodotti inglesi da oltre un secolo.

Attualmente è lo stilista Maurizio Marinella, nipote di Don Eugenio a guidare l’azienda italiana più famosa all’estero per la produzione di cravatte apprezzate ed indossate da molti personaggi illustri tra cui: Totò, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Enrico De Nicola, Francesco Cossiga, Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi e l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.


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