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Insulti razzisti a Maignan, quattro nei guai a Udine

Insulti razzisti a Mike Maignan, la polizia di Udine ha individuato altri quattro presunti autori degli insulti razzisti ai danni del portiere del Milan. Si tratta di tre uomini e di una donna, rispettivamente di 45, 42, 32 e 34 anni. Tutti sarebbero residenti nella provincia di Udine e sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica udinese. Per il 42enne friulano, inoltre, la Questura di Udine ha emesso un Daspo di cinque anni.

A incastrare i presunti autori degli insulti razzisti allo stadio di Udine sono state le telecamere di sorveglianza. Dai filmati sarebbero emersi elementi utili a incastrare i quattro alle loro responsabilità. Tutti sono accusati di aver proferito insulti razzisti contro il portiere del Milan.

Intanto è arrivata la decisione della giustizia sportiva in merito ai fatti della scorsa giornata di campionato. Il giudice sportivo ha deciso di imporre, all’Udinese, un turno a porte chiuse. “Visto il referto arbitrale – si legge nella decisione -, nonché il rapporto dei collaboratori della Procura Federale, in ordine alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato in più occasioni, durante la gara, il calciatore del Milan Maignan, e che hanno portato all’effettuazione di due annunci con altoparlante, nonché a una prima interruzione del gioco per circa un minuto, di poi a una sospensione della gara per circa 5 minuti, e ritenuta la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati, che hanno comportato l’adozione delle misure previste dall’apposito protocollo procedurale contenuto nelle norme federali e rilevato che il comportamento attivo della società Udinese, e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili, fanno sì che per un evento di tale portata e gravità possa applicarsi la sanzione minima si delibera di sanzionare l’Udinese con l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse”.