Cultura & Spettacolo

Corrado Ajolfi: “Gilda”, quel legame malinconico con la città di Miss Italia

di Nicola Santini -


Esce oggi in tutte le librerie e gli store digitali “Gilda”, il nuovo romanzo di Corrado Ajolfi edito da Intrecci. Sullo sfondo di Borgonuovo Terme, città ormai morente, ma con un passato di splendore, si muovono personaggi che con essa condividono legami inconfessabili e un comune destino. Gilda Iannelli è affetta da una forma di amnesia che ha cancellato i ricordi del suo passato. Tra questi la partecipazione a Miss Italia, diciassette anni prima.

Pur afflitta da questa menomazione, si rifà una vita con Ulisse Bellini, giornalista incontrato in circostanze boccaccesche. I due, ormai pensionati e liberi da impegni, saranno ossessionati dai propri fantasmi: lui dal desiderio di un’affermazione che la carriera gli ha negato, lei dal bisogno irrefrenabile di ricucire i frammenti del proprio passato. Per questo motivo iniziano a scrivere un romanzo a quattro mani ispirato alle vicende di Borgonuovo. Testimoni e attori di questa ricerca del tempo perduto sono gli amici che abitano nella loro stessa via.

Luogo di ritrovo dei loro convivi è Villa Paradiso, simbolo degli sfarzi di un’epoca scomparsa che la compagnia vorrebbe trasformare in un lussuoso resort nel quale vivere insieme il resto dei giorni.
A mano a mano che il racconto prende forma, riaffiorano segreti insospettabili che sembrano intrecciarsi con l’oscuro passato di Gilda.

Impostato come un diario che abbraccia l’arco di un anno, Gilda è soprattutto un’ironica meditazione sul trascorrere del tempo, di cui “la città che sta cadendo a pezzi” è una provocatoria e malinconica metafora. “Borgonuovo Terme altro non è che Salsomaggiore Terme, cittadina termale sulle prime colline parmensi, ricordata negli annali per le sue acque e per le 39 edizioni di Miss Italia che lì hanno avuto luogo fino al 2010”, spiega l’autore.

“La decadenza cui è andata incontro questa città termale è un evento innegabile. Circa le cause, nella mia storia ho suggerito tra le righe una personale e libera interpretazione. Mi auguro che i salsesi non se ne abbiano troppo a male se ho calcato la mano sul malinconico tramonto della loro città. Chiedo venia per la licenza letteraria, ma mi stuzzicava troppo questo suo mutamento come emblematico palcoscenico della vita”.
Corrado Ajolfi, classe 1950, è un cardiologo di Parma da sempre appassionato di narrativa.
Da piccolo, infatti, destinava una quota della sua paghetta settimanale all’acquisto dei libri del Club degli Editori. Durante il liceo ha iniziato a scrivere poesie e un romanzo autobiografico. Il tutto quasi interamente a mano. Sposato con un medico, ha un figlio e una nipotina.

Nei primi anni ‘80 ha anticipato i tempi dotando il reparto in cui lavorava di una cartella clinica informatizzata, addestrando colleghi e personale infermieristico al suo corretto utilizzo. Con il pensionamento ha ricominciato a scrivere romanzi e racconti: “Da bambino volevo essere scrittore e sono diventato medico. Invecchiando sono tornato bambino per diventare scrittore”, racconta.

“Gilda” è il quinto romanzo che pubblica. Nel 2011, infatti, ha debuttato con “Come germogli di Talea” (Editrice Caosfera) col quale ha vinto il premio della critica al Pegasus di Cattolica; nel 2013 ha pubblicato “Gli abiti del male” (ilmiolibro.it); nel 2015 “L’opera postuma” (Intrecci) e nel 2021 “Gli ulivi di Trequanda” (Intrecci).


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