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Non solo pandoro: Chiara Ferragni risponde di truffa aggravata anche per uova di Pasqua e bambola Trudi

di Redazione -


Dal pandoro-gate con Balocco alla bambola bionda, passando per le uova di Pasqua: Chiara Ferragni è stata iscritta (nuovamente) nel registro degli indagati della Procura di Milano – con l’accusa di truffa aggravata – anche per le collaborazioni del 2021 con Dolci Preziosi relativa ai dolci pasquali e quella con Trudi nel 2019 per il peluche creato a sua immagine e somiglianza. Questo è quanto è emerso dall’atto con cui la Procura milanese giovedì scorso ha sollevato davanti al Pg della Cassazione, che dovrà decidere a breve, il conflitto tra uffici del Pm sulla competenza ad indagare per il caso del dolce natalizio della casa dolciaria in provincia di Cuneo. Difatti, anche nella città piemontese è stato aperto un fascicolo di indagine dalla Procura, che aveva inoltrato una richiesta in via ufficiale di trasmissione degli atti al procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco, ritenendosi competente – in quanto in provincia di Cuneo ha sede la Balocco – attivando l’articolo 54 bis del codice di procedura penale che regola i “contrasti positivi tra uffici del pubblico ministero”. Tuttavia, anche la Procura milanese ritiene di essere territorialmente competente per l’indagine. In ogni caso, nonostante le questioni sulla competenza – su cui si esprimerò il Pg – le attività ispettive sulle società di Ferragni continuano e ora l’influencer dovrà rispondere di truffa per i tre episodi insieme ai legali rappresentanti delle società coinvolte.


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