Omicidio di Montecompatri, un secondo fermo
Carabinieri sul luogo dellÕuccisione del ragazzo di 14 anni nel parcheggio della fermata della metro C Pantano a Monte Compatri, Roma, 13 gennaio 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Nell’ambito delle indagini relative all’omicidio del 14enne a Montecompatri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e di Treviso hanno eseguito il secondo fermo, emesso dalla Procura di Velletri. Il fermato, che si era allontanato subito dopo l’omicidio, si trovava nell’abitazione di una zia.
Alexandru Ivan, il quattordicenne rumeno ucciso a Montecompatri, era quella notte con il compagno della madre quando due proiettili lo avevano centrato al petto facendolo accasciare a terra. L’allarme al 112 era scattato poco dopo le 3: “Correte, hanno sparato a un ragazzo. Sta male”. Ma all’arrivo del 118 per lui non c’era più stato nulla da fare. Sul posto erano subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Frascati che, coordinati dalla Procura di Velletri, hanno avviato indagini. E già in giornata il cerchio si era stretto attorno ai presunti responsabili.
Il primo fermo, subito dopo che un ventiquattrenne si era costituito ai carabinieri accompagnato da due avvocati. Secondo gli inquirenti, il 24enne non era stato presente nel bar venerdì sera al momento della lite tra il compagno della madre di Alex e un altro ragazzo, ma con lui avrebbe avuto i contatti telefonici per fissare l’appuntamento chiarificatore che poi si rivelò una trappola, con quattro uomini in un’auto ad attendere il compagno della madre di Alex, in quel momento con lui nell’automobile raggiunta dai colpi sparati dagli aggressori.
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