Attualità

LA GHIGLIOTTINA – Calenda come Totò, la nebbia è virale

di Frida Gobbi -


Vi ricordate la memorabile scena di Totò e Peppino a Milano vestiti da cosacchi con la nebbia “che c’è ma non si vede”? Ecco, come un Totò de noantri ma triste, per niente divertente, Carlo Calenda si è fatto fotografare a Milano. Con questo commento per i social: “7 del mattino ad Assago. La nebbia che si fende col coltello. Cosa non si fa per ogni singolo voto”. Così il leader di Azione pensa di essere simpatico, cinefilo oppure semplicemente quello che è da tempo: il principe dei boomer, cintura nera di uscite “cringe” sui social. In effetti, a guardare la foto, la nebbia non c’è. La visibilità non è ridotta. Tanto è bastato per scatenare la reazione degli utenti dei social. Per i milanesi la mattina in questione è senza nebbia, né quella che davvero si “taglia con il coltello” né il nebiun, versione più leggera del tipico fenomeno meteorologico meneghino. Anzi, a leggere i commenti dei milanesi, la nebbia seria, l’originale, ormai da tempo non compare più. Un romano emigrato al nord sfotte l’ex ministro: “Carle’ se vede che sei romano, quella ad Assago neanche brüma la chiamano”.

Calenda e la nebbia: se è caccia di voti è partito malissimo

Una cosa è certa, se voleva far parlar di sé, Calenda ci è riuscito alla grande. Il tormentone della “sua” nebbia è andato subito virale. Ma se voleva conquistare il cuore (e soprattutto i voti) dei milanesi, è partito malissimo.


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