Attualità

Figuraccia Sec: “Sì ai Bitcoin” ma il profilo X era stato hackerato

di Giovanni Vasso -


La figuraccia della Sec americana sconvolge i mercati e innesca una polemica senza fine che, sullo sfondo, ha Bitcoin e le criptovalute. È accaduto, infatti, che la Security and Exchange Commission, l’autorità governativa di vigilanza sui mercati Usa abbia licenziato un tweet in cui affermava che era stato dato l’ok all’Etf, il protocollo che avrebbe inserito Bitcoin – con l’avallo della Sec -, nel circuito finanziario ordinario. Un provvedimento che, effettivamente, è in discussione. Ma su cui, per il momento, non ci sono novità di rilievo. Il tweet però è apparso e ha scatenato il panico sui mercati anche perché è stato quasi immediatamente smentito. Tempo dieci minuti. E, per farlo, è dovuto scendere in campo il presidente della Sec, Gary Gensler che con un altro twitt, pubblicato sul suo profilo personale, ha spiegato che quella comunicazione era falsa. Intanto, però, il valore di Bitcoin era schizzato alle stelle per poi precipitare come mai prima d’ora quando l’autorità ha rivelato la verità. Gensler ha spiegato che l’account della Sec era stato violato e il messaggio pubblicato non corrispondeva alla realtà. La notizia, immediatamente ripresa dai media specializzati, aveva già iniziato a fare il giro del mondo. Gli investitori, però, hanno lamentato un danno vero. Specialmente quelli che avevano piazzato ordini per l’acquisto, dissanguati dal repentino aumento delle quotazioni scatenato dalla falsa comunicazione. Il caso, in poche ore, ha fatto il giro del mondo. E come riporta il Financial Times, nonostante le forti pressioni che arrivano anche da gruppi finanziari di altissimo livello, la Commissione, che a breve dovrebbe emettere il suo verdetto sull’Etf, sarebbe in realtà scettica sull’ok alle criptovalute.

L’autorità ha ripreso possesso del suo account di X-Twitter ma ormai la frittata era fatta. La smentita di Sec ha comportato il capitombolo delle quotazioni e solo con difficoltà è riuscita a riportare la situazione alla calma. Il problema, però, è ancora un altro. Già, perché il team Safety di X ha rivelato cosa è accaduto. In pratica, un’agenzia governativa americana deputata a regolamentare materie estremamente delicate e complesse aveva un profilo praticamente aperto, senza nemmeno la cosiddetta identificazione a due fattori. Non c’entrano i sistemi della piattaforma che non sarebbero stati nemmeno intaccati dagli hacker. C’entra, semmai, il fatto che qualcuno abbia “indovinato” la password già sapendo a quale numero di telefono fosse collegato. Un’ingenuità clamorosa, nel migliore dei casi. Un sabotaggio o un complotto, nel peggiore. Il web, non solo in America, si divide. Ma, di certo, l’unica cosa che mette tutti d’accordo sta nella figuraccia della Sec.


Torna alle notizie in home