“C’è vita su Marte” Il sogno (possibile) di Elon Musk
“Marte è l’unico posto nel sistema solare in cui è possibile che la vita diventi multi-planetaria”. Il magnate Elon Musk, famoso per aver trasformato in realtà anche i sogni più fantasiosi, è certo che il futuro dell’umanità risieda nella colonizzazione e lo sfruttamento del Pianeta Rosso. Da anni il miliardario sta impegnando gran parte del suo immenso patrimonio in un programma spaziale che ha come scopo finale proprio la terraformazione del quarto pianeta del sistema solare, con l’obiettivo di renderlo abitabile. Sembrerebbe davvero un’impresa irrealizzabile, destinata al fallimento, se non fosse che le ultime notizie arrivate dalla Nasa indicano l’esatto contrario. Da quasi tre anni e mezzo, il rover Perseverance sta setacciando in lungo e in largo, per così dire, la superficie di Marte con lo scopo di trovare la presenza di acqua e, soprattutto, tracce di alcuni elementi come la silice e i fosfati, considerati tra i “mattoni” fondamentali della vita. A bordo del piccolo rover c’è un vero e proprio laboratorio, che permette di analizzare ogni sorta di campione prelevato grazie al braccio robotico di Perseverance. La conferma che un tempo Marte ha ospitato la vita è arrivata proprio dalle analisi dei campioni. Ma non solo. Oggi abbiamo la certezza che acqua allo stato liquido copriva grandi porzioni di superficie marziana. Il rover ha infatti completato l’esplorazione dell’antico delta di un fiume marziano, il quale conserva le prove di un bacino lacustre che riempiva il cratere Jezero miliardi di anni fa. Il cratere si è formato dall’impatto di un asteroide avvenuto quasi 4 miliardi di anni fa e il fondo di Jezero è costituito da roccia arenaria e fango, due elementi che ora testimoniano l’esistenza del delta di un fiume e confermano le immagini orbitali già registrate in missioni precedenti. L’acqua di questo fiume scorreva tanto velocemente da trasportare massi dall’esterno del cratere, come dimostra la loro distribuzione nella tipica forma di un delta fluviale. Elon Musk deve aver pensato che, se Marte ha già ospitato la vita così come certifica la Nasa, perché non potrebbe ospitarla di nuovo? Sarà un lungo viaggio quello che porterà alla colonizzazione del pianeta rosso, ma non sarà tempo speso invano.
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