Biodiversità, per l’Europa un passo verso l’obiettivo
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Ok in Commissione al Pacchetto Natura
Biodiversità: al via in Europa, con l’ok della Commissione all’adozione del Pacchetto Natura, un passo importante per la legge che punta al ripristino degli habitat e al nuovo regolamento sui pesticidi. Una prima volta, per l’Unione, con uno strumento che registra gli auspici di numerose associazioni ambientaliste e che fissa obiettivi di vincolo per il risanamento della natura.
Ora, un appello unanime in Italia è rivolto al Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, per spingere sull’acceleratore, approvare questa vera e propria nuova Direttiva Habitat nel Parlamento europeo e nel Consiglio, per darne attuazione ovunque nei Paesi membri.
Due, gli ok, finora. Alla proposta di legge per il ripristino degli habitat naturali europei (“Restoration Law”) e al regolamento per l’uso sostenibile dei pesticidi, che sostituisce la precedente norma. Il pressing è per farli diventare vincolanti a vantaggio della biodiversità, del clima e del benessere dei cittadini.
L’appello è firmato da 30 associazioni ambientaliste e della società civile, per dare impulso al cuore del percorso della nuova Strategia Ue sulla biodiversità e in generale del Green Deal europeo.
“Mai prima d’oggi – è scritto nell’appello a Gentiloni – l’Unione europea aveva inteso dotarsi di uno strumento vincolante come la Restoration Law, indispensabile per ridare salute e funzionalità alle specie e agli habitat naturali e seminaturali del continente, dalle zone umide alle coste, dalle foreste alle torbiere eccetera. Ora, la Commissione ha fatto propria questa proposta, che, sebbene non perfetta, rappresenta un forte tentativo di invertire la tendenza della perdita di biodiversità e contrastare il cambiamento climatico, con obiettivi ambiziosi e vincolanti e una tempistica precisa, tali da fare della proposta una sorta di nuova Direttiva Habitat, esattamente 30 anni dopo.
Tra le previsioni della proposta di legge, il ripristino dell’80% degli habitat europei in cattive condizioni, lo stop al declino degli impollinatori entro il 2030 e la successiva inversione di tendenza, l’aumento di biodiversità nei terreni agricoli e di spazi verdi urbani, il ripristino degli habitat marini, il ripristino del flusso libero di almeno 25mila chilometri di fiumi.
Significativa, anche la proposta di un nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, che si inquadra nel percorso di trasformazione in senso ecologico e di tutela della biodiversità dell’agricoltura europea e che rappresenta, per i firmatari dell’appello “un’ulteriore grande speranza per la conservazione della natura del continente, oltre che per la salute dei suoi cittadini”.
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