Trump presenta ricorso contro la Corte del Colorado
Donald Trump torna alla carica e presenta ricorso contro la decisione della Corte suprema del Colorado che lo ha escluso dalle primarie del partito repubblicano. Il tycoon ha investito del caso la Corte Suprema Usa e, come riferisce il Washington Post, ha chiesto la revoca della sentenza dei giudici di Denver. Per Trump è necessario adesso “restituire agli elettori il diritto di votare per il candidato di loro scelta”. Il collegio difensivo dell’ex inquilino della Casa Bianca ha poi fatto sapere che l’obiettivo sarà quello di impedire alla magistratura di esercitare una sorta di autorizzazione sulla candidatura. Per loro, i giudici non possono né devono impedire agli elettori di esprimere il proprio sostegno a quello che rimane “il principale candidato” del Gop.
Il braccio di ferro, dunque, si arricchisce di un nuovo capitolo. Ci arrivano a distanza di quasi trent’anni ma negli Usa sembra di rivedere, in un certo senso, la tensione e lo scontro tra politica e magistratura che ha caratterizzato tutta la Seconda repubblica in Italia. Con Silvio Berlusconi al posto di Donald Trump, il cui ricorso, adesso, potrebbe riaprire i giochi.
Al centro della decisione della Corte del Colorado c’erano i fatti di Capitol Hill, con l’assalto della folla pro-Trump dopo che l’esito delle elezioni aveva indicato in Joe Biden il candidato vincente delle presidenziali. Per i giudici di Denver, il ruolo di Trump è stato recitato nel quadro di una vera e propria insurrezione contro lo Stato. E, pertanto, agli “eversori” dello Stato non può essere consentito di partecipare alla vita politica. Una scelta che si è rivelata una sorta di boomerang per gli oppositori di Trump dal momento che è servita solo a rafforzare l’immagine da “martire” del tycoon confermandolo nella simpatia dei suoi elettori.
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