Cultura & Spettacolo

Metis di Meo su Rai Play: “Pronta per un’altra avventura on the road”

di Redazione -


di RICCARDO MANFREDELLI
Un viaggio in auto alla scoperta della provincia segreta del Bel Paese: quella che forse non trovi nei “pacchetti” di viaggio mainstream, ma non per questo meno vitale e attraente dal punto di vista turistico: “Italia on the road” è disponibile da oggi on-demand su Raiplay. Conduce, e in senso letterale guida, Metis Di Meo.

Metis, da “Easy Driver” a “Italia on the Road” il viaggio è una costante nella sua vita professionale.
Vero, e non si tratta solo di lavoro: è una vera e propria passione per cui, quando posso, mi piace partire alla scoperta di luoghi lontani nel mondo. Il nostro Paese l’ho girato moltissimo e sono sempre rimasta molto affascinata dalla nostra secolare tradizione artigianale. Con “Easy Driver” prima e adesso con “Italia On The Road”, ho potuto unire a questa passione per i viaggi il piacere che mi danno, da sempre, i lunghi tragitti in auto.

In ogni puntata è accompagnata da un Cicerone speciale. Chi è stato il compagno di viaggio perfetto e chi, invece, quello più indisciplinato?
Sono ancora a metà del viaggio, perciò non sono ancora in grado di stilare una “graduatoria”, riparliamone tra qualche settimana (ride, ndr.) Quello che posso dirle è che Nicolò Galasso, tra i protagonisti della serie fenomeno “Mare Fuori”, si è rivelato perfetto nel raccontare l’attrattività cinematografica dell’Abruzzo, un aspetto su cui io stessa non mi ero mai soffermata. Speriamo che il suo racconto possa far breccia anche nelle “tabelle di marcia” dei turisti stranieri. Per gli altri, sarà certamente straniante: siamo abituati a sentire parlare Nicolò un impeccabile dialetto napoletano, ma lui è un abruzzese doc.

“Italia on the road” prevede un momento “game”.
La nostra missione non è offrire qualcosa da vedere ma qualcosa da fare: un turismo esperienziale che nel format si traduce in alcune sfide, prove di abilità manuali, sportive o di cultura e folklore, che io affronto insieme al testimonial di puntata e a due professionisti del territorio, un pioniere e un cantastorie come a me piace chiamarli. La cosa che mi preme sottolineare è che tutte le attività che ci vedrete fare sono riproducibili: non sono pensate, cioè, appositamente per il racconto televisivo ma possono essere fatte anche da turisti tout-court, che vogliano organizzare un weekend fuoriporta. Per questo daremo tutte le informazioni del caso: a quale target si rivolge una determinata attività, qual è il livello di difficoltà e quanto costa.

Grazie al sostegno di Anas, il programma si fa “bandiera” del tema della sicurezza stradale. Qual è l’errore più comune che fa al volante?
Noto, in generale, che siamo spesso distratti: dal cellulare, dalla musica. Pecchiamo di tracotanza a pensare di avere tutto sotto controllo, ma limiti di velocità e distanze di sicurezza servono, invece, a gestire proprio l’imprevedibile: che fai se, all’improvviso, un animale invade la carreggiata? A “Italia on the road” è successo anche questo.

E’ di quegli automobilisti che abbassano il volume della radio per fare manovra, presumo.
Tenere la musica bassa serve a concentrare l’attenzione su ciò che ti accade intorno, per esempio a distinguere le sirene di un’ambulanza dietro di te. Ma le confesso che, quando parte Lucio Battisti, non riesco a non cantare a squarciagola.


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