LA GHIGLIOTTINA – Gesù Cucù: alla recita non c’è più religione
Se Gesù diventa Cucù per non offendere i non cattolici: quando a scuola non c’è più religione. E’ successo in un istituto primario in provincia di Padova. I bambini hanno fatto la tradizionale recita di Natale con tutte le mamme schierate con i cellulari per immortalare l’evento ma quando nelle canzoni c’era la parola Gesù cantavano cucù. Una specie di canzone di Natale religiosamente corretta, ossia senza religione. La recita censurata ha scatenato le ire dei genitori, che hanno scoperto che sui fogli consegnati agli alunni i testi erano emendati per eliminare i riferimenti al cattolicesimo. Per protestare contro la decisione della scuola di non ferire i sentimenti di bambini di altre religioni, i genitori si sono rivolti sia al sindaco che al parroco. Dal canto suo, il maestro di musica è rimasto spiazzato dall’iniziativa “inclusiva”.
Gesù diventa Cucù, e questa sarebbe l’inclusione?
Peccato che per includere si è escluso ogni riferimento alla cristianità, compresa la parola Natività. Ma per includere bisogna far conoscere la propria cultura, non cancellarla. In verità, i bambini di altre religioni sanno benissimo chi è Gesù, visto che vivono in Italia. Così come in tutto il mondo si sa che il Natale è la festa della nascita di Gesù bambino. Non si tratta di religione, ma di cultura. E questo una scuola dovrebbe saperlo bene: la recita di Natale è una tradizione che va oltre i riferimenti cristiani.
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