Fotografia “Lampedusa – Pescatori di anime” “L’anima dell’isola e dei suoi pescatori”di Tiziana Luxardo
“Mi sono chiesta dove fosse andato a finire “il valore umano”, ed un giorno ho pensato a Lampedusa, che era proprio lì che dovevo andare a cercarlo, in quell’isola tanto piccola quanto grande di umanità” – ha raccontato la fotografa Tiziana Luxardo alla presentazione di “Lampedusa – Pescatori di anime”, mostra fotografica itinerante e nuovo calendario sociale Codacons 2024, che si è tenuta nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma.
Si consolida anche quest’anno il gemellaggio tra la fotografa ed il Codacons che da anni promuovono campagne sociali che, attraverso l’arte visiva, esprimono una sofferenza come la violenza sulle donne, lo sfruttamento nei campi di lavoro, il bullismo e la ludopatia.
12 immagini di grandezza 2 metri x 1,40 che narrano “l’anima dell’isola e dei suoi pescatori” – ha spiegato la Luxardo, fotografa conosciuta e apprezzata in Italia e all’estero, donna imprenditrice impegnata che da anni ha fatto una scelta professionale legata a forti messaggi sociali,che ha aggiunto: “prima di realizzare gli scatti ho girato l’isola in punta di piedi per non disturbare la sua atmosfera, per annusare l’anima della gente, soprattutto dei suoi pescatori, rigorosi ma accoglienti, con il loro motto: “in mare non si lascia mai nessuno”, ed è questa la vera essenza di questo luogo.
Spesso per ottenere la magia di uno scatto bisogna usare la propria fede e spiritualità, e io nelle immagini ho voluto narrare l’anima dell’isola e dei suoi pescatori, e non raccontare reportage di sbarchi e hot spot. Lampedusa è un’isola senza tempo con un fascino contraddittorio.
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