LA GHIGLIOTTINA – Quando il calcio del Sultano diventa un match di pugilato
Se il campionato di calcio turco diventa un torneo di pugilato. Clamoroso ad Ankara, dove al termine di una partita il presidente del club Ankaragücü è corso in campo puntando dritto verso l’arbitro rifilandogli un destro in piena faccia. Il tutto in diretta tv. L’uomo poche ore dopo è stato arrestato mentre il campionato di prima divisione è stato sospeso “a tempo indeterminato”. Faruk Koca è entrato in campo dopo la partita tra Ankaragücü e Rizespor e ha colpito in volto l’arbitro Halil Umut Meler. Il Rizespor aveva appena pareggiato (1-1) pochi istanti prima nel recupero sul campo del club di Ankara, a cui era stato negato un gol all’inizio del match. Cadendo a terra, l’arbitro si è rannicchiato su sé stesso per proteggersi ma è stato successivamente preso a calci più volte in faccia da alcuni giocatori. Poco dopo è scattato l’arresto anche per altre due persone con l’accusa di “avere colpito un pubblico ufficiale su un campo sportivo in modo tale da causare una frattura”.
Se l’arbitro e il presidente del club sceso in campo fanno pugilato
L’episodio di violenza contro l’arbitro (un classico, ahinoi) è stato condannato anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan mentre il presidente della Fifa Gianni Infantino ha affermato che “non c’è assolutamente posto per la violenza nel calcio, dentro o fuori dal campo”. Anche il replay e il Var confermano: il pugno era proprio in faccia.
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