Esteri

Veto Usa blocca risoluzione Onu per cessate il fuoco a Gaza: Israele ringrazia e attacca Guterres

di Redazione -


Gli Usa hanno bloccato con il veto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il “cessate il fuoco umanitario a Gaza” e definiva la situazione umanitaria “catastrofica”. Un veto che è arrivato nonostante la pressione del segretario generale Antonio Guterres.

il testo – che chiedeva anche la protezione dei civili, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas – ha ottenuto 13 voti a favore, un astenuto (la Gran Bretagna) e il veto americano. 

L’ambasciatore di Israele presso le Nazioni unite, Gilad Erdan, ha ringraziato il presidente americano Joe Biden per “essere rimasto fermamente” al fianco di Israele. “Un po’ di luce respinge molta oscurità”, ha fatto sapere in un comunicato l’ambasciatore Gilad Erdan. “È scioccante che mentre Hamas lancia razzi su Gush Dan dai centri abitati nel sud di Gaza, le Nazioni Unite siano impegnate in una deliberazione sconnessa su una risoluzione distorta che è diretta dalla parte sbagliata e non condanna nemmeno Hamas”, aggiunge l’ambasciatore Onu, “Un cessate il fuoco è possibile solo con il ritorno di tutti gli ostaggi e la distruzione di Hamas”.

Il ringraziamento agli Usa è stato seguito dall’attacco nei confronti del segretario generale Guterres, accusato di stare dalla parte di Hamas. Cohen ha espresso “vergogna” e ha definito la risoluzione “un marchio di Caino per l’Onu”.

Immediata anche la reazione del rappresentante palestinese. “È più che deplorevole, è disastroso, che al Consiglio di Sicurezza sia stato ancora una volta impedito di sollevarsi fino a questo momento per sostenere le sue chiare responsabilità di fronte a questa grave crisi che minaccia vite umane e minaccia la pace e la sicurezza regionale e internazionale” ha detto Riyad Mansour, osservatore permanente dello Stato di Palestina presso l’Onu. La scelta americana è stata definita dal diplomatico “un punto di svolta nella storia”, in un discorso al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.


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