LA GHIGLIOTTINA – Non c’è più religione, la prof uccide Babbo Natale
Se la scuola rovina il (Babbo) Natale ai bambini. “Chi di voi crede ancora a Babbo Natale?”. È la domanda che un’insegnante (evidentemente una psicologa mancata) della scuola primaria di Coverciano, Firenze, ha rivolto ai suoi alunni di quinta elementare, per di più nell’ora di religione. A crederci sei bambini, sei invece non ci credevano più, due agnostici: il danno ormai era fatto. Tornati a casa, i ragazzini hanno raccontato tutto ai genitori e così mamma e papà si sono ritrovati alle prese con: “Ma allora Babbo Natale non esiste?”, “Perché mi hai mentito?” e “Perché non mi hai mai detto la verità?”. I genitori degli alunni si sono rivolti alla dirigente scolastica chiedendo spiegazioni. “La lezione sarebbe andata avanti – spiegano i genitori – con una spiegazione sullo spirito del Natale, prendendo spunto dalla storia di San Nicola, vescovo di Myra, che avrebbe contribuito a creare il mito di Babbo Natale”. “Affrontare il discorso sulle origini della leggenda, vuol dire negare l’esistenza di Babbo Natale nella realtà”, obiettano i genitori. “Non è giusto privarli di questa magia. Non è giusto che un lunedì i nostri figli tornino cambiati da scuola, perché un’insegnante ha spezzato questa magia”. Forse la maestra da bambina ha ricevuto solo e sempre carbone: da qui l’odio per Babbo Natale.
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