LA GHIGLIOTTINA – Lo stupro precox che vi sconta la pena
Siamo alla follia: in Svizzera uno stupratore ha ottenuto uno sconto di pena per la durata ridotta della violenza sessuale. La Corte suprema di Losanna ha stabilito che “tenere in considerazione la durata relativamente breve di un’aggressione sessuale nel fissare una condanna è conforme al diritto federale” (roba da far impallidire noi italiani, alle prese con i palpeggiamenti e dopo quanti secondi diventano violenza sessuale). Il clamoroso caso che ha scatenato manifestazioni di protesta è iniziato nel 2020, con un processo per stupro subito da una donna di 33 anni da parte di due uomini: un coetaneo di origini portoghesi e un 17enne. Il minore non è stato ancora processato, l’altro è stato inizialmente condannato a 4 anni e 3 mesi di carcere. L’imputato però è ricorso in appello e la pena gli è stata ridotta, perché la violenza sessuale era stata di “appena 11 minuti”. Dal canto suo, la legale della vittima ha giustamente fatto presente che 11 minuti di violenza sessuale sono “un tempo estremamente lungo” per chi la subisce.
Lo stupro “provocato” e la scarsa durata come attenuante
I giudici come se non bastasse hanno spiegato che “la vittima ha giocato con il fuoco, inviando dei cattivi segnali, mentre si trovava in un bar con il 33enne e il suo complice”. Insomma, la donna avrebbe indotto i due a stuprarla. Motivazione poi ritirata dopo le proteste. Ma l’assurda sentenza resta.
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