Attualità

Autopsia Giulia Cecchettin: morta per dissanguamento dopo rescissione aorta

di Eleonora Ciaffoloni -


Sono emersi i primi dettagli dell’autopsia che nella giornata di oggi è stata effettuata sul corpo di Giulia Cecchettin alla Uoc di Anatomia Patologica dell’Università di Padova, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

Secondo i primi risultati, sarebbe emerso che Giulia Cecchettin sia morta per dissanguamento a seguito della rescissione della vena aorta. Difatti, sin dal rinvenimento del cadavere, che era stato ritrovato nel lago di Barcis, erano emersi segni di coltellate che il 22enne Turetta le avrebbe inferto sul corpo.

La ragazza sarebbe stata colpita da oltre 20 fendenti e sarebbe morta subito dopo la seconda lite con il giovane, avvenuta nella zona industriale di Fossò. Il 21enne avrebbe quindi abbandonato il corpo di Giulia sulle sponde del lago di Barcis quando era già morta. Intanto è in corso l’interrogatorio del killer davanti al Pm di Venezia. Il giovane ha già ammesso l’omicidio davanti al Gip e oggi ha deciso di rispondere alle domande. Molte delle oltre venti coltellate inferte da Turetta sul corpo di Giulia mentre era ancora viva sarebbero state profonde diversi centimetri. Quelle mortali avrebbero causato la morte della giovane per emorragia. Durante l’esame autoptico, sono stati effettuati, oltre agli esami ematici, anche quelli radiologici come la Tac.

Per le evidenze andranno collegati ai dati scientifici emersi dall’autopsia di Giulia Cecchettin gli elementi che sono emersi dalle immagini delle telecamere, come gli orari e le date, che hanno immortalato alcune scene dell’aggressione e della fuga della vettura di Filippo Turetta, utilizzata per trasportare il corpo e per la fuga successiva, prima in Austria e poi in Germania.


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