Esami a volto coperto
Il sottosegretario Costa annuncia novità riguardo all’obbligo del dispositivo dal 15 giugno. Ma per gli studenti probabilmente non cambierà nulla
Rimarranno soltanto gli studenti, alcune categorie di lavoratori e forse i passeggeri dei mezzi pubblici a indossare le mascherine in Italia. Infatti, l’indirizzo che sta emergendo a Palazzo Chigi in vista del 15 giugno, data in cui scadrà l’obbligo di indossare il dispositivo in alcuni luoghi al chiuso, è quello di esonerare solo alcune categorie. A farsi portavoce del dibattito nel governo è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Ospite a “Un giorno da pecora”, su Rai Radio 1, ha spiegato che in cinema, teatri e manifestazioni sportive al chiuso le mascherine verranno tolte. “Non ci sarà più l’obbligo, ma la raccomandazione”, ha spiegato, aggiungendo che “c’è invece ancora una riflessione che riguarda i mezzi di trasporto”. Costa ha affermato che, dal suo punto di vista, ci sarebbero le condizioni per toglierle. Tuttavia, come ha insegnato il caso dell’obbligo a scuola, il parere del sottosegretario sovente non coincide con quello dei suoi colleghi di governo: lui avrebbe voluto eliminare l’obbligo, ma ha dichiarato che nell’esecutivo ha prevalso una “scelta politica” anziché sanitaria. Costa ha ribadito il concetto ieri. Però non demorde: suonata l’ultima campanella due giorni fa, conta di eliminare l’obbligo almeno per gli studenti che dovranno sottoporsi agli esami. “Mi auguro che si arrivi a dare un segnale anche ai nostri ragazzi e permettere loro di poter fare gli esami a scuola senza mascherina”, ha ribadito, sottolineando che secondo lui si tratta di “una questione anche di coerenza e di buonsenso”. Ritiene plausibile un provvedimento last minute: “C’è ancora lo spazio per arrivare alla decisione di fare la maturità senza mascherine. Basta un decreto, un’operazione molto rapida”.
Ma, a sentire il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, è difficile che si arrivi al decreto auspicato da Costa. Intervenuto sui canali social di Skuola.net, ha spiegato che la mascherina “non deve essere vista come un’imposizione ma l’atto collettivo di chi sta tante ore insieme”. Bianchi ha affermato che “tutti insieme abbiamo deciso di tutelarci reciprocamente” e che “la mascherina non è un bavaglio ma un atto di rispetto collettivo con cui rispetti le persone più care”. Pertanto, ha concluso, “ne parleremo in Consiglio dei ministri, ma quando stiamo tutti insieme è giusto tutelarsi tutti insieme”. Ad ogni modo, Bianchi ha aggiunto che “il presidente della commissione (d’esame, ndr) decide se all’orale si può abbassare la mascherina”. Per Fratelli d’Italia quello del ministro è un “assurdo scaricabarile”. “In realtà non spetterebbe al presidente della commissione prendere decisioni di questo tipo ma al governo che dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, senza perdere altro tempo e soprattutto evitando di alimentare una situazione di caos ed incertezza”, dichiarano le deputate di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti ed Ella Bucalo, rispettivamente vicepresidente della commissione Cultura e responsabile Scuola.
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