LA GHIGLIOTTINA – I terrapiattisti sui 7 colli per fondare il nuovo mondo
I terrapiattisti si sono riuniti a Roma per fondare una nuova religione. Non paghi del fatto che vanno appresso a una diceria talmente ridicola da far impallidire financo i seguaci di Greta Thunberg, ossia che la Terra sia piatta, un centinaio di questi bizzarri allocchi (ci auguriamo siano il 100% dei terrapiattisti italiani) vuole dar vita al culto del “neomondismo” – nome esatto, Shinsekai. Consigliatissimo a vegani e vegetariani, spiegano i terrapiattisti. A proposito di alimentazione, al convegno capitolino è stato promosso il “melarismo”. Gli accoliti del “neomondismo” propongono una dieta basata solamente sul consumo di una sola mela al giorno, che va rigorosamente mangiata alle 19 spaccate.
I terrapiattisti vogliono fondare una nuova religione
Ma perché proprio una nuova religione? “La religione è uno strumento di potere e noi non facciamo qualcosa di diverso: vogliamo il potere di difenderci, di creare un nuovo mondo, serve fiducia tra noi. Non vogliamo fregare nessuno, non vogliamo spillare soldi a nessuno. Dobbiamo farci conoscere”, spiega il guru dei terrapiattisti, tale Gabriele Ceracchini, che punta il dito contro l’ora legale: “Ci ha rubato mille anni”. Insomma, secondo questi scappati di casa saremmo ancora nell’XI secolo (epoca in cui, tra l’altro, la logica e la scienza erano già molto più avanti rispetto alle fandonie terrapiattiste).
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