Attualità

LA GHIGLIOTTINA – L’Ama e i rifiuti dell’aldilà, le ceneri di babbo nel cassonetto

di Frida Gobbi -


Tragicamente sbadata o forse non proprio attaccatissima al ricordo del padre. Gli operatori dell’Ama, la società che gestisce la (saltuaria) raccolta dei rifiuti della Capitale, hanno trovato un’urna cineraria vicino a un cassonetto nel quartiere di Centocelle. Ebbene, dopo la segnalazione del lugubre ritrovamento, sono scattate le indagini grazie al cartellino identificativo: le ceneri erano di un italiano morto nel 2005. A buttare l’urna è stata la figlia, ora denunciata per dispersione di ceneri non autorizzata (è un reato, a meno che uno non si fa scoprire, ovviamente). Alla donna, una 56enne, sono state restituite le ceneri paterne ed è stata avvertita che deve tenersele oppure smaltirle a norma di legge (una specie di raccolta differenziata funebre?). “Non mi sono accorta di nulla – dice a sua difesa la donna -. L’urna la custodiva la mamma dentro uno scatolone. Non sapevo che le ceneri di papà fossero lì. Mia mamma è morta poche settimane fa e stavo liberando la soffitta con i suoi abiti e gli oggetti personali”.

Le ceneri di babbo nell’immondizia

“Ho gettato degli scatoloni – continua – qualcuno deve averla notata nell’immondizia e tirata fuori chissà per quale motivo”. Forse era lo scarto di una cernita di qualche nomade specializzato nella ricerca di oggetti di “valore” nei cassonetti, chi non ne ha mai visto uno all’opera? Magari presso la loro cultura porta male rubare urne.


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