REGIONI IN TAVOLA/VENETO: Radicchio rosso di Treviso IGP
REGIONI IN TAVOLA/VENETO: Radicchio Rosso di Treviso IGP
Fiore d’inverno
Il radicchio rosso di Treviso IGP come tutti i radicchi appartiene alla medesima specie botanica, Cichorium Intybus Silvestre. Secondo quanto riportato da illustri storici la coltivazione di questa primizia è iniziata nel 1500 in provincia di Treviso. Il suo successo fu frutto della scoperta che poteva essere ben conservato durante tutto l’inverno. Fu suddiviso in due categorie, precoce e tardivo, tra le due la più pregiata a dispetto del nome è quella tardiva. Predilige la stagione fredda ma si sviluppa durante l’estate, viene seminato in terreni privi di ristagni d’acqua subito dopo il frumento. Prima delle gelate viene raccolto e messo a dimora sul terreno, successivamente collocato in apposite vasche riparate dalla luce con la radice immersa in acqua di risorgiva, passaggio fondamentale per il processo di imbiancamento. Raggiunto il giusto sviluppo i cespi vengono fatti asciugare naturalmente, liberati dalle foglie esterne più coriacee. La radice in ultimo viene rifinita con un coltello a lama ricurva.
Un rubino in tavola
Come da tradizione questo radicchio viene consumato dal periodo natalizio a quello pasquale. Al consumatore si presenta con le sue foglie bianche e rosse rubino nella parte alta del cespo che deve essere voluminoso e ben racchiuso. Al palato risulta setoso, delicato, dal sapore amarognolo e dalla consistenza croccante. Poco calorico, ricco di acqua e fibre, ha proprietà analgesiche e sedative. Ricco di antiossidanti è un prezioso alleato naturale delle difese immunitarie.
La ricetta
Risotto al tardivo con speck e casatella
Ingredienti per 4 persone
280 g di riso carnaroli
1\2 bicchiere di vino bianco
1 l di brodo vegetale
100 g di parmigiano reggiano
180 g di speck
200 g di radicchio rosso di Treviso tardivo
60 g di casatella trevigiana
100 g di burro
Olio Evo
Sale e pepe
Frullare parmigiano burro e radicchio con un pizzico di sale e pepe. Tostare il riso, sfumare con il vino, aggiungere il brodo poco alla volta fino a cottura ultimata. A fuoco spento incorporare la crema di radicchio e un cucchiaio di casatella. Mantecare il tutto. Guarnire con cubetti di casatella e speck saltato in padella.
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