Moody’s conferma il rating, nessuna Apocalisse sui mercati. Giorgetti: “Conferma della bontà del nostro lavoro”
GIUSEPPE TOMMASO VINCENZO MANGIALAVORI POLITICO, GIANCARLO GIORGETTI MINISTRO
Riponete il cilicio, Moody’s ha confermato il rating italiano migliorandone persino l’outlook: l’apocalisse dei mercati non ci sarà. Almeno non stavolta. Dopo la vittoria della Nazionale di Spalletti, nella tarda serata di ieri è arrivata un’altra buona notizia per l’Italia. Moody’s, l’ultima agenzia di rating ad esprimersi sulla tenuta e le prospettive del nostro Paese, ha confermato il rating Baa3 e ha rialzato l’outlook portandolo da negativo a stabile. Per gli analisti, si tratta di una decisione che ha alla sua base “una stabilizzazione delle prospettive per la forza economica del paese, la salute del suo settore bancario e la dinamica del debito pubblico”. Insomma, la manovra contro cui si sono scagliati ieri i sindacati, ha convinto (tutte) le agenzie di rating.
Ma non basta. Moody’s ha affermato che “le prospettive economiche a medio termine continuano a essere supportate dall’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia, e i rischi per le forniture energetiche si sono ridotti, in parte grazie alla forte azione politica del governo”. A chi si aspettava schiaffoni al governo, l’agenzia risponde con un applauso a Palazzo Chigi. E non è finita qui: “Anche i miglioramenti nel settore bancario, che secondo Moody’s saranno sostenuti, sostengono la crescita economica. A sua volta, una crescita positiva e sostenuta del PIL nei prossimi anni riduce il rischio di un deterioramento significativo e rapido della forza fiscale”.
Ma tira un sospiro di sollievo anche l’Ue, in particolar modo la Bce. Già perché, oltre alla massa multimiliardaria di bond italiani che la banca centrale ha in pancia, l’Europa evita la catastrofe economica che avrebbe scatenato l’eventuale bocciatura di Moody’s e la “retrocessione” dei titoli italiani al rango di junk.
Insomma, anche questa è andata. Tutti possono tirare un sospiro di sollievo. Lo può fare il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti, che, finalmente, si è potuto godere una notte di sonno senza l’incubo della bocciatura e da ieri potrà riservare l’ansia solo alle partite del suo amatissimo Southampton: “Accolgo con molta soddisfazione la pronuncia di questa sera. È una conferma che, seppure tra tante difficoltà, stiamo operando bene per il futuro dell’Italia. Quindi, alla luce del giudizio espresso da Moody’s e delle altre agenzie di rating, ci auguriamo che le prudenti, responsabili e serie politiche di bilancio del governo, pur nelle legittime critiche di un sistema democratico, siano confermate anche dal Parlamento”. E può applaudire anche il vicepremier Antonio Tajani che, su X, gonfia il petto d’orgoglio: “La stabilità dei conti e la fiducia dei mercati nell’Italia vengono oggi confermate dal giudizio positivo dell’agenzia Moody’s e dallo spread sceso a 174 punti. Servono rigore e serietà nella spesa pubblica per rilanciare la crescita e abbattere il debito”.
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