Filiera latte: primi in Europa, stop all’italian sounding, alert-system tutto da costruire
Una filiera latte che si fa valere in Europa: con il nuovo regolamento Ue sulle Ig l’italian sounding non dovrebbe avere più spazio ma l’alert-system è tutto da costruire.
Per il comparto lattiero caseario un impatto positivo sull’intero settore lattiero caseario, dove l’Italia è leader in Europa, con più tutele per i prodotti Dop e Igp arriva dal nuovo Regolamento sulle Ig, gli alimenti e le bevande a indicazione geografica, la cui pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea è attesa per la primavera del 2024. L’Italia è leader di settore a livello europeo con 882 referenze (il 25% del totale europeo), precedendo sul podio Francia (755) e Spagna (372).
Il tema è stato al centro della quinta edizione del Dairy Summit di Parma, al quale ha partecipato anche l’europarlamentare Paolo De Castro, primo vice presidente della Commissione Agricoltura e relatore del provvedimento Ue che ha tenuto a sottolineare come le nuove norme non interessino allo stesso modo tutti i 27 Paesi membri. Altrove, è sentito come burocrazia, agli Stati dell’Europa meridionale come il nostro, serve, perché “protegge un sistema che, alla fine del 2023, dovrebbe oltrepassare i 90 miliardi di euro di fatturato”.
Quando il nuovo Regolamento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, presumibilmente nella primavera del 2024, “non ci sarà più spazio per l’italian sounding – ha aggiunto -, cioè per imitazioni come il prosek croato o l’aceto balsamico sloveno o cipriota. E, grazie a un alert-system che dovremo costruire, ci sarà più protezione anche sul web”.
Nel settore lattiero-caseario, infatti, l’Italia detiene un ruolo di leadership: è seconda in Europa solo alla Francia a livello di IG (55 a 56), ma di gran lunga primi per volumi di produzione, con 589mila tonnellate di prodotto tutelato, rispetto alle 238mila francesi e alle 31mila spagnole. Il valore dei formaggi, inoltre, vale in Italia il 60% del valore complessivo delle produzioni IG nazionali.
Da Paolo Zanetti, presidente Assolatte, i numeri sulla filiera latte, “primo settore dell’industria alimentare italiana, con 18 miliardi di fatturato nel 2022, un settore cresciuto in dieci anni del 70% ogni anno ribaltando la bilancia commerciale, da meno 100 milioni a più 1,9 miliardi. E sempre dieci anni fa l’export verso i Paesi Ue aveva una quota del 60% e l`extra Ue del 40%, oggi siamo a 70% verso l’Ue e 30% verso l’extra Ue. Cioè performiamo bene in Europa ,dove continuiamo a crescere ma dove il mercato è ristretto a una popolazione di 500 milioni di persone”.
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