Maltempo in Toscana, a Prato esonda il torrente Bagnolo: 160 sfollati
Il maltempo si è abbattuto ancora sulla Toscana, da ore in allerta arancione per le forti piogge che, nella serata di ieri hanno portato allo strappo degli argini del torrente Bagnolo a Prato.
Il torrente Bagnolo ha rotto l’argine nella serata di verdì e ha esondato alla periferia ovest di Prato, zona Sant’Ippolito.
Sono state disposte evacuazioni degli abitanti ai piani terra delle case, che sono stati contattati uno a uno. L’argine era stato appena rifatto ma non si era consolidato e la piena lo ha danneggiato, alluvionando la zona circostante. Sono stati chiusi alcuni sottopassi e diverse strade.
Con un post su X, il presidente della regione, Eugenio Giani, comunica che un tratto del torrente Bagnolo è “nuovamente interessato dalla tracimazione di acque sull’argine”. E raccomanda di usare “nella zona misure precauzionali e quindi evitare movimenti in auto e tantomeno a piedi e recarsi ai piani più alti”.
L’intensità delle piogge sulla zona pratese ha determinato nuovamente in un tratto del torrente Bagnolo la tracimazione di acque sull’argine.
Occorre quindi nella zona usare misure precauzionali e quindi evitare movimenti in auto e tantomeno a piedi e recarsi ai piani più alti.— Eugenio Giani (@EugenioGiani) November 10, 2023
Il comune di Prato a contattato in particolare 162 residenti vicini all’esondazione del Bagnolo e a rischio di allagamento affinché lascino i piani terra e si mettano al sicuro. Coloro che non hanno possibilità di ritirarsi a un piano superiore devono lasciare la zona e vengono ospitati nella palestra Datini di Prato.
Oltre all’esondazione del Bagnolo a Prati, alcuni allagamenti ci sono stati a Pescia e Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, “a causa delle forti precipitazioni con interventi e idrovore in corso”. Il sindaco di Montale, uno dei comuni della provincia di Pistoia più colpiti dal maltempo, in vista dell’allerta meteo arancione ha firmato un’ordinanza nella quale ordina l’evacuazione di tutti coloro “che abitano negli interrati, nei seminterrati e nei piani terra e che non abbiano possibilità di salire ai piani superiori”.
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