Attualità

Ecco gli expat: i sei milioni di giovani via dall’Italia

di Eleonora Ciaffoloni -


Siamo entrati in una nuova fase della mobilità italiana, che segna una crescita dei nostri connazionali che si trasferiscono all’estero: secondo il Rapporto italiani nel mondo 2023 della Fondazione Migrantes sono quasi sei milioni (5,9) gli italiani iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estro). Dal 2006 – prima edizione del Rapporto Italiani nel Mondo – gli italiani all’estero sono aumentati del 91%, con un aumento delle partenze del 45%. A lasciare il Paese sono in gran parte i giovani (fascia 18-34) che rappresentano il 44% del totale e le donne. Queste, dal 2006 a oggi, hanno segnato una percentuale di partenze di un +99%, rappresentando oggi il 48% della popolazione italiana residente all’estero. Un movimento in uscita che è diventato ormai strutturale, nonostante un rallentamento registrato negli anni della Pandemia, ma senza mai una battuta d’arresto. Dall’altro lato, aumentano anche i movimenti in entrata: i rimpatri. Nel decennio 2012-2021 sono stati 443mila gli italiani che sono rientrati, la maggior parte provenienti da Germania e da Regno Unito appena uscito dall’Ue. Aumento che segna una media di 75mila rimpatri l’anno, ma che non riesce a sopperire i numeri in uscita: perché al 1° gennaio 2023 sono 127mila gli italiani che hanno scelto l’estero. Dato che potrebbe essere anche più ampio di sei milioni: questi 127mila sono “solo” quelli iscritti all’Aire. Molti altri si sono trasferiti mantenendo la residenza in Italia, incerti del futuro. Un quadro che ci lascia di fronte due Italie: quella che rimane, sempre più anziana e alle prese con il calo demografico; e quella che parte, crescente e sempre più giovane


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