Ambiente

Pichetto: “Nessuna nuova centrale nucleare, presto deposito scorie”

di Giovanni Vasso -

GILBERTO PICHETTO FRATIN, MINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA


“Nessuna centrale nucleare in Italia”, parola di Pichetto Fratin. Il ministro all’ambiente e alla sicurezza energetica ha parlato alla platea degli Stati generali della Green Economy a Rimini. Dove ha ribadito che lo Stato non avvierà la costruzione di nuovi siti nucleari. Ma ciò non significa che l’Italia chiude le porte al nucleare. Pichetto, infatti, punta forte sugli smart reactors: “Lo Stato non farà nessuna centrale nucleare, non intraprenderà nessuna strada di questo tipo, perché se ha ragione la scienza tra 8-10 anni si avranno degli small reactors e in quel caso sarà il sistema delle imprese a scegliere. Il ruolo dello Stato sarà solo di permitting”.  “Con la piattaforma sul nucleare – ha aggiunto -, ho reso palese che siamo inseriti nella ricerca e nella sperimentazione”. Quindi il ministro ha promesso che “questo governo vuole farcela e farà il deposito delle scorie. Ci lavoro quotidianamente di conseguenza non dico entro Natale ma certamente in tempi molto brevi”. Un obiettivo ambizioso e fondamentale per far ripartire una strategia sul nucleare in Italia. A proposito di piani, il Ministero dell’Ambiente si prepara a quello per l’adattamento ai cambiamenti climatici: “C’è ed è ufficiale. Per fine anno lo pubblico. È il frutto di un lavoro notevole da parte degli esperti; 361 punti ed è in pubblicazione. C’è la disponibilità del governo e del sottoscritto a raccogliere tutte le osservazioni esterne che sono arrivare da università ed istituti di ricerca”.

Contestualmente, il Mase si appresta a dare il via a una nuova strategia per l’energia rinnovabile. E, in particolare, ai progetti legati all’eolico offshore: “Non basta dire che dobbiamo raggiungere l’obiettivo delle rinnovabili. Gli sforzi sono altri. Ad esempio sul grande eolico offshore, dove a gironi ci sarà un provvedimento, si avvia una procedura per individuare le grandi aree oltre le 12 miglia, dove c’è molta ventosità, in accordo con gli altri paesi del Mediterraneo per stabilire l’ambito delle cosiddette zone marine”, ha spiegato Pichetto. Che ha aggiunto: “Si potranno avviare i lavori per attrezzare almeno due porti e costruire navi, sono operazioni di 2- 3 anni. Sono convinto che l’accelerazione che abbiamo nelle tecnologie e nella consapevolezza farà crescere esponenzialmente le rinnovabili”.


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