La talpa in Procura: a Palermo fotografava i fascicoli e avvisava sulle intercettazioni
Una talpa in Procura di Palermo. Un commesso giudiziario è stato arrestato dalla Dda del capoluogo siciliano con l’accusa di favoreggiamento continuato e aggravato. L’uomo, proveniente dal bacino degli ex Pip (un bacino di lavoratori, circa 3mila, degli ex Piani di inserimento professionale spesso al centro di polemiche anche politiche, ndr), era un addetto al trasporto dei fascicoli dalle segreterie dei pm agli altri uffici del tribunale. Accusato di essere una talpa, avrebbe fotografato e diffuso documenti coperti dal segreto, portato fascicoli all’esterno, informato i diretti interessati su indagini in corso e intercettazioni avviate – anche sui social come Wahtsapp – arrecando un grave danno a diverse inchieste.
Il commesso giudiziario, scrive in una nota il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia che ha coordinato le indagini sulla talpa in Procura, “appare essere divenuto il punto di riferimento per i diversi soggetti del circuito criminale palermitano che intendono verificare l’esistenza e lo stato di indagini a loro carico”.
“L’operazione – aggiunge – comprensiva di diverse perquisizioni domiciliari resasi urgente e necessaria per la tutela di numerose e importanti investigazioni, fa parte di una più ampia attività, da sempre prioritaria per la Procura di Palermo, volta a salvaguardare la riservatezza delle delicatissime indagini trattate e, quindi, alla individuazione di talpe che, ciclicamente, cercano di interferite nella corretta amministrazione della giustizia”.
Torna alle notizie in home