Attualità

Marte, se il futuro è possibile sul Pianeta Rosso

di Redazione -


Cose dell’altro mondo: Marte, se il futuro è possibile sul Pianeta Rosso

di ANDREA NIDO

“L’universo non è caos, è coesione. La vita va verso la vita”. Questa frase, benché provenga da un film, Mission to Mars, racchiude una grande verità: la vita va verso la vita. L’uomo moderno è consapevole di avere una data di scadenza, tanto che la paura più grande del genere umano è sapere che il nostro pianeta dispone di limitate risorse naturali, essenziali per la nostra sopravvivenza. Quella più importante? L’ossido di idrogeno, comunemente chiamato acqua. Fin dalle prime esplorazioni del cosmo, uno degli obiettivi primari è stato la ricerca di questo prezioso liquido, puntando gli occhi sui pianeti, o satelliti, più vicini a noi. E alla domanda se esista acqua ad una distanza ragionevole dalla Terra, abbiamo una risposta certa: si, su Marte.

Lo hanno rivelato gli echi scandagli della calotta polare del pianeta rosso e ora sappiamo che è possibile attuare, in un futuro prossimo, il processo di terraformazione di Marte, in modo da renderlo abitabile dalla nostra specie. Tutte le principali agenzie spaziali sono coinvolte in questo progetto, una grande corsa partita agli inizi degli anni Sessanta con la missione russa “Marsnik 1”, seguita dalle “Mariner” statunitensi per arrivare oggi all’“Artemis” della Nasa e a “ExoMars” dell’Esa, in collaborazione con Roscosmos. Queste ultime due rappresentano la frontiera dell’esplorazione e futura colonizzazione umana di un pianeta diverso dalla Terra. I problemi da risolvere sono davvero ardui. Primo tra tutti è il viaggio che un equipaggio umano dovrà sostenere. A seconda delle finestre di lancio, ovvero i periodi compatibili dettati principalmente dalla posizione astronomica del nostro pianeta rispetto a Marte, il tragitto avrà una durata tra i sei mesi e un anno. La permanenza sul suolo marziano durerà non meno di diciotto mesi. Le condizioni ostili che troveranno gli astronauti vanno al di là dell’umana comprensione, sebbene i vari veicoli inviati dalla Terra, PathFinder e Odyssey per primi, abbiano già reso l’idea. In ogni modo, il destino della razza umana, a lungo termine, sarà quello di lasciare il pianeta azzurro. Come forse, ipotizzano molti scienziati, centinaia di milioni di anni fa fecero quelli che vissero su Marte.


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