L’esercito israeliano sta cercando di dividere la Striscia di Gaza in tre sezioni per costringere i miliziani di Hamas a ritirarsi dagli avamposti raggiunti dalle bombe e spingere quanti più abitanti possibile a spostarsi verso il sud in cerca di cibo, isolando i gruppi armati.
Il ministero della Difesa israeliano ha comunicato che l’operazione in atto “continuerà fino a nuovo ordine”. “La notte scorsa siamo passati a Gaza a una nuova fase della guerra”, ha chiarito il ministro della difesa, Yoav Gallant.
“La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l’operazione fino a nuove disposizioni”, ha concluso Gallant, dopo aver presieduto una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e della sicurezza.
Il quotidiano libanese “L’Orient-Le Jour” ha pubblicato un’inchiesta in cui afferma di poter dimostrare l’uso di bombe al fosforo da parte di Israele nel sud del Libano. La denuncia era arrivata nei giorni scorsi anche da Human Rights Watch, ma Tel Aviv aveva respinto al mittente le accuse.
“L’esitazione di Israele di fronte all’invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura”, ha spiegato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall’agenzia Shehab. “La resistenza è pronta allo scontro”, ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione “è un crimine di guerra”.
Ali Barak, uno dei leader del movimento di resistenza palestinese, ha parlato di fallimento dell’attacco israeliano e di pesanti perdite tra le sue file. “Il nemico è caduto in un’imboscata da parte della resistenza palestinese. I razzi anticarro Kornet e Yassin sono stati usati per respingere gli attacchi”, ha dichiarato un portavoce di Hamas.
Secondo il ministero della Sanità locale, il numero delle vittime dall’inizio del conflitto è salito a 7.703.
Il portavoce delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Ramadan Sharif, ha avvertito che “a un certo punto i musulmani esauriranno la pazienza” e che, “se il pesante bombardamento di Gaza continua e i civili muoiono, la zona potrebbe esplodere”. Sharif ha anche fatto presente che “tutte le basi americane e i loro voli sono monitorati e controllati, compresa la fornitura di bombe a Israele”.