Politica

Trento: Fugatti confermato presidente. Alto Adige: Svp battuta, FdI: Governiamo insieme

di Redazione -

MAURIZIO FUGATTI


Il presidente uscente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti è stato confermato alla presidenza con oltre il 50% delle preferenze. Il presidente uscente, candidato con la coalizione di centrodestra, avrà 21 seggi.

Si conferma, quindi, anche nella provincia di Trento, il blocco di centrodestra: Fugatti è stato sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc, Noi Trentino per Fugatti Presidente, Patt, Fassa e La Civica. E si conferma anche il cosiddetto “modello Fedriga” visto che la lista del presidente ha raccolto circa il 10% dei voti.

L’esponente leghista, già governatore in Trentino negli ultimi cinque anni, ha ampiamento sconfitto il candidato del centrosinistra Francesco Valduga, sotto di oltre 14 punti percentuali. Sotto il 4% tutte le altre liste a partire da quella del rappresentante del Movimento Cinque Stelle, Alex Marini (1,8%), passando per le figure di Sergio Divina (Alternativa popolare, Noi con Divina e Giovani per Divina presidente), Elena Dardo (Alternativa), Filippo Degasperi (Onda, Unione popolare e La me val-Primiero Vanoi Mis) e Marco Rizzo (Democrazia sovrana popolare).

Un risultato, quello di Fugatti, arrivato nonostante le recenti polemiche, che avevano avuto risalto anche a livello nazionale, sull’abbattimento dell’orsa Jj4 e dell’orsa F36. Una sorta di rivincita personale visti tutti gli attacchi ricevuti negli ultimi mesi.

A festeggiarlo è, tra gli altri, il leader della Lega Matteo Salvini: “Vittoria in Trentino, Lega e Civica del presidente prima forza politica con oltre il 20%, Maurizio Fugatti confermato con larghissimo vantaggio. Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra. Buon lavoro a Maurizio e alla sua squadra” ha scritto su Twitter il vicepremier.

Voto in Alto Adige: Fratelli d’Italia a Svp “Governiamo insieme”

Con una affluenza al 71,5%, il voto in Alto Adige ha confermato il Südtiroler Volkspartei (in italiano “Partito Popolare Sudtirolese”), il più importante partito autonomista della provincia di Bolzano, primo con il 34,5% dei voti (97 mila preferenze).

Il Svp tuttavia, rispetto al 2018, è andato in calo e ha perso oltre 20 mila voti: si tratta del peggior risultato nella storia del partito dal 1948 a oggi. Al secondo posto si è piazzato un altro partito autonomista, il Team K, di ispirazione progressista, con l’11,1 per cento. Il Süd-Tiroler Freiheit, partito secessionista di estrema destra, è arrivato terzo con il 10,9 per cento, mentre al quarto posto si sono piazzati i Verdi con il 9 per cento.

Tra i partiti nazionali, grande risultato di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto il 6% (oltre 16 mila preferenze), triplicando i voti del 2018. A seguire, il Partito Democratico ha ottenuto il 3,5 per cento (circa 10 mila preferenze), mentre la Lega si è fermata al 3 per cento (quasi 9 mila preferenze), perdendo quasi 24 mila voti rispetto alle scorse elezioni, quando aveva superato l’11 per cento. Sia il Movimento 5 Stelle sia Forza Italia non hanno raggiunto l’1 per cento dei voti.

Il presidente della provincia autonoma di Bolzano viene eletto dai consiglieri provinciali e deve ottenere il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti del consiglio (almeno il 50 per cento più uno). Quindi sarà Svp a dover trovare un accordo con altre forze politiche per eleggere il proprio candidato. A fare capolino c’è proprio Fratelli d’Italia che propone: “Governiamo insieme”.


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