Sanità, l’allarme di Bassetti: Mancano gli specialisti
MATTEO BASSETTI MEDICO DIRETTORE CLINICA MALATTIE INFETTIVE OSPEDALE POLICLINICO SAN MARTINO
Sanità e formazione, l’infettivologo Bassetti lancia un allarme sul deficit di specializzazione in alcune discipline, fattore che a suo avviso può mettere in crisi la macchina del sistema sanitario nazionale. “Sono rimasti liberi (ovvero non assegnati) 6.125 contratti di specializzazione (ben il 38%). Tra le specialità” mediche “‘meno scelte’ microbiologia, medicina d’urgenza, radioterapia, malattie infettive e anestesia e rianimazione. Ovvero quegli specialisti di cui abbiamo più bisogno nei nostri ospedali. Urge una riforma del sistema della formazione medica a 360 gradi e un meccanismo premiale per chi sceglie alcune specialità. Altrimenti il Ssn rischia grosso”. Avverte così su X (ex Twitter) Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
“Il sistema della sanità – scriveva Bassetti nell’agosto scorso su Facebook – produce meno medici di quanti ne servano (abbiamo fatto scappare troppi ragazzi con la passione per la medicina con test fatti e pensati male). Negli ospedali italiani scarseggia il personale medico-sanitario, in particolare nei pronto soccorso, dove oggi mancano circa 5000 medici. Negli ultimi anni si è dibattuto molto della questione dell’imbuto formativo, tale per cui i posti nelle scuole di specializzazione erano inferiori al numero di laureati in medicina. Negli ultimi anni, questo problema è stato superato e il ministero ha messo a disposizione un numero maggiore di borse di specializzazione. Ma visto che gli specializzandi poi ci mettono quattro o cinque anni per completare il percorso, ancora oggi il nostro sistema sanitario soffre della mancanza di personale dovuta alle scelte fatte in passato”.
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