Kata: ora la cercano pure i Cacciatori Calabria
A Firenze da stamattina è partita la ricerca di Kata e delle sue tracce nell’ex albergo Astor anche ad opera dei Cacciatori Calabria, il nucleo dei carabinieri specializzato ad operare nei contesti ove sono avvenuti sequestri di persona.
L’intervento, arrivando anche a smantellare mura e tramezzi, nella circostanza del rientro nell’ex hotel per alcune famiglie che vi soggiornavano e che erano state da lì sgomberate nel corso delle indagini successive alla scomparsa della bambina di origini colombiane, per rientrare in possesso di alcuni effetti personali ancora lì depositati.
Ormai quattro mesi, dal fatto scoperto lo scorso 10 giugno, il giorno in cui Kata venne vista per l’ultima volta uscire e poi rientrare nell’albergo occupato. Da allora non si sono mai fermate le ricerche della bimba di 5 anni scomparsa a Firenze, ricercata anche all’estero. A vuoto finora ogni indagine, anche la più specializzata come quella condotta nei mesi scorsi e che portò a rinvenire tracce ematiche – poi, fu accertato, non appartenenti a Kata – negli anfratti e nei bagni della struttura occupata.
Da ieri, intanto, è tornato in carcere il padre di Kata. Non ha, in maniera ripetuta, osservato le misure dell’obbligo di firma cui era sottoposto dopo essere stato scarcerato per partecipare alle ricerche della figlia. I carabinieri hanno notificato all’uomo, Miguel Angel Romero Chicclo, l’aggravamento delle misura cautelare disposto dalla Corte d’appello.
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