La Camera dà il via libera al decreto asset con le modifiche alla norma sugli extraprofitti mentre il ministro Giancarlo Giorgetti incontra le agenzie di rating “per dimostrare la solidità dell’Italia”. Grandi manovre in corso nei palazzi del potere. Ieri è toccato ai deputati votare e approvare il Dl asset. Che cambia, almeno per quanto riguarda gli extraprofitti bancari. Rispetto alla versione originale, infatti, l’ultima versione del decreto prevede che siano esclusi, dal computo della base imponibile, i margini di interesse dei titoli di Stato. Inoltre è stata confermata la possibilità, riconosciuta agli istituti di credito, di scegliere di non versare il contributo a patto, però, di destinare a riserva, non distribuibile agli azionisti, fondi per almeno due volte e mezza l’importo che altrimenti avrebbero dovuto pagare. Una misura, questa, che è stata accolta con soddisfazione dai piccoli istituti di credito che potranno rafforzare, così, il proprio capitale sociale.
Nel frattempo, ieri mattina, proprio mentre l’aula votava il decreto che modificava (tra le altre cose) le norme sugli extraprofitti, il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti s’è voluto confrontare con gli analisti delle agenzie di rating. E lo ha fatto di persona. Il titolare del dicastero di via XX Settembre ha incontrato a Comolake, gli esponenti delle agenzie. “Si devono fare delle scelte – ha spiegato Giorgetti – a partire dalla legge di bilancio e abbiamo deciso di usare i margini della finanza pubblica per stimolare l’economia reale, attenuando l’impatto che la contrazione del ciclo economico a livello internazionale può avere sulla crescita. Giorgetti ha poi aggiunto: “Si tratta di un percorso che nasce dalla volontà di fare chiarezza e ribadire lealtà nei confronti dei cittadini”. Rispetto a loro, ha detto il ministro, “dobbiamo essere sinceri e dire cosa possiamo fare e cosa no”. Un concetto che Giorgetti va ripetendo ormai da settimane. Parlando agli italiani affinché i partiti intendano.