Mutui impossibili per cittadini e imprese, i dati Bce
Piove sul bagnato, la Bce ammette: i tassi di interesse sui nuovi mutui per l’acquisto di una casa sono saliti ai livelli più alti da dodici anni a questa parte. Oggi, con l’inflazione da combattere a colpi di rialzi dei tassi di interesse, chiedere un mutuo è diventata un’impresa. Ed è la stessa Banca centrale europea, nell’ultimo rilevamento, a ufficializzare una situazione che è diventata a dir poco insostenibile. I numeri parlano chiaro. La media è del 3,85%, l’aumento è pari a nove punti base. Per trovare un livello simile di interessi bisogna tornare indietro al 2011.
Ma non sono soltanto le giovani coppie a penare e a pagare, sulla propria pelle, le decisioni draconiane dei falchi di Francoforte. I tassi di interesse sui prestiti bancari alle imprese sono saliti di cinque punti base e si attestano al 4,99% ad agosto. Peggio di così, solo nel 2008. All’epoca, era la crisi del mutui subprime. Oggi, invece, la lotta forsennata e ideologica all’inflazione.
Questi numeri potrebbero convincere il board Bce che ormai si è arrivati al picco. E che i tassi non saranno più alzati. E già sarebbe qualcosa. Anche se ci attende un lungo, lunghissimo, peregrinare in territorio recessivo. Dall`estate del 2022, dunque in poco più di un anno, la Bce ha effettuato qualcosa come dieci rialzi consecutivi dei tassi di interesse ufficiali dell`area euro, per un ammontare complessivo di 4,50 punti percentuali, ovvero 450 punti base. Dopo l’ultimo aumento, deciso dal Consiglio direttivo lo scorso 14 settembre, l`istituzione rimodulato la sua comunicazione con una formula in cui molti hanno letto un segnale sul possibile raggiungimento del picco sui tassi. Ora gli effetti di queste decisioni si riverberano sulla realtà, sul quotidiano, sui mercati. Le scelte Bce hanno tagliato fuori dal credito milioni di cittadini impossibilitati a chiedere e a pagare mutui.
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