Bus precipita a Mestre: 21 morti e 15 feriti
Bus precipita dal cavalcavia a Mestre: 21 morti e quindici feriti. È stata una strage, ieri sera. Quando per cause ancora al vaglio delle forze dell’ordine il bus è precipitato da un cavalcavia. Dopo la caduta, un principio d’incendio ha reso difficile, se non impossibile, le operazioni di soccorso. È stata una lunga notte. Di paura, di speranza, di delusione. Di lacrime. Le vittime erano ospiti di un camping della zona, il bus faceva la spola tra la struttura e le aree a maggiore vocazione turistica. Al momento dell’impatto, sul mezzo, c’erano decine di persone, per lo più giovani. Anzi, giovanissimi. Come ha riferito uno dei soccorritori è stata una strage di ragazzini e di bambini. Alla fine della lunga notte, se ne sono contate ventuno, di vittime. Tra di esse anche l’autista, il 40enne Alberto Rizzotto, definito esperto da colleghi e amici che lo hanno ricordato sui social.
Le autorità hanno riferito che tra i quindici feriti, undici sono stati già identificati. Si tratta di quattro ucraini, un tedesco, un francese, un croato, due spagnoli e altrettanti cittadini austriaci. Sono iniziate anche le operazioni per dare un nome alle vittime. Per ora, dalla Prefettura di Venezia, è trapelato che tra i morti ci sono quattro cittadini ucraini, circostanza che è stata confermata anche dall’ambasciata di Kiev, un tedesco e una donna che con ogni probabilità era ucraina anche lei.
In ospedale ci sono molti ragazzi e bambini, tra di loro una bimba di appena quattro anni le cui condizioni appaiono gravissime.
Per tutta la notte le operazioni di soccorso e poi di ripristino della viabilità nel tratto stradale del cavalcavia della Vampa. Il presidente della Regione Luca Zaia ha dichiarato che da oggi le bandiere istituzionali saranno a mezz’asta. In segno di lutto e di rispetto nei confronti delle vittime della tragedia del bus di Mestre.
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