Attualità

Se una bimba e una pesca ci insegnano la realtà

di Redazione -


L’INGRANDIMENTO – Se una bimba e una pesca di insegnano la realtà
di FRANCESCO GRATTONI
È bastata una pubblicità che racconta di una bimba che regala una pesca al padre con la speranza che questo gesto aiuti i suoi genitori separati a riavvicinarsi e il Paese si ferma.
Per un giorno la questione migranti lascia il posto alla pesca della discordia e l’Italia si ritrova presa nella morsa delle polemiche e della levata di scudi da parte di chi, come al solito, trova del “marcio” in un semplice racconto di uno spaccato di realtà che molte persone vivono.
Perché di questo semplicemente si tratta, di un racconto vero. Nessuno spot contro il divorzio, nessuna messa al bando delle famiglie arcobaleno o allargate, nessuna categoria o minoranza presa a sberle, nessuna esaltazione della società patriarcale.
Molto semplicemente è un racconto sulle persone, sulla vita che pone di fronte a delle scelte, anche dolorose, forse necessarie, forse no, questo lo può sapere solo chi le prova sulla propria pelle senza per questo sentirsi sotto esame o sconfitto.
È un racconto sulle persone, su una bambina che spera che un giorno la sua mamma e il suo papà possano tornare insieme, che non capisce fino in fondo il perché di questa decisione, che la accetta perché il mondo va così ma che spera come sperano tutti i bambini della sua età.
È un racconto che fa semplicemente i conti con la realtà, senza dare giudizi morali, senza puntare il dito o rievocare la famosa famiglia del Mulino Bianco e forse il problema è proprio questo. Temiamo di vedere le cose per come sono perché la loro deformazione è diventata la nostra zona di comfort.
Siamo talmente abituati come in un riflesso incondizionato ad evitare ed inibire qualsiasi dibattito, da non accorgerci che ci stiamo staccando completamente dalla realtà e dal suo sentire autentico.
Ecco allora che ci ritroviamo a vivere in tempi talmente folli che uno spot che racconta con dolcezza la speranza che vive ogni bambino di vedere i propri genitori di nuovo insieme, diventa un caso nazionale perché potenzialmente offensivo verso alcune sensibilità.
Poi non stupiamoci se il libro di Vannacci che, diciamocelo, in condizioni normali forse non se lo sarebbe filato nessuno, diventa un best seller.

Torna alle notizie in home