Giornata mondiale del Turismo: protagonisti gli investimenti verdi
Giornata mondiale del Turismo: protagonisti gli investimenti verdi – di ANGELA ARENA
Sin dalla sua prima edizione ufficiale nel lontano 27 settembre 1980, anno in cui sono stati
pubblicati gli Statuti del Unwto, cade anche quest’oggi, la Giornata Mondiale del Turismo’,
istituita dall’Organizzazione Mondiale del Turismo a Torremolinos, in Spagna.
Per le celebrazioni ufficiali l’OMT delle Nazioni Unite ha scelto Riad, in Arabia Saudita ed
il tema “Turismo e investimenti verdi”.
L’attenzione allo sviluppo e la promozione di un turismo equo e sostenibile sembra essere
il filo conduttore ed il tratto distintivo di queste giornate protese al raggiungimento
degli obiettivi dell’Agenda 2030, fu infatti nel 2015, che l’assemblea della United nations
world tourism organization decise di designare il 2017 come “Anno Mondiale del Turismo
Sostenibile per lo Sviluppo” con la Risoluzione A/RES/70/193.
In particolare quest’anno il focus della giornata è incentrato sugli li investimenti ‘verdi’ al
centro dei piani di sviluppo di molti Paesi e si concentra, in modo mirato, su 3 macroaree:
crescita personale attraverso incentivi all’istruzione e sviluppo delle competenze di
settore; tutela ambientale, quale supporto ai progetti di biodiversità urbana e
riforestazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili; equità economica, ovvero
finanziamenti in innovazione e imprenditorialità a tema green.
La transizione ecologica tocca i settori più disparati: dal turismo accessibile a quello
inclusivo, dalla promozione dei prodotti locali, per sostenere le comunità territoriali e
ridurre lo spostamento delle merci ed ancora l’enogastronomia settore spesso trainante
nella filiera turistica.
Come emerge, infatti, dal ‘Rapporto Turismo Enogastronomico e Sostenibilità, a cura di
Roberta Garibaldi la sostenibilità costituisce un importante driver di scelta dell’esperienza
enogastronomica per il 75% degli intervistati, per cui degustazioni, pranzi e/o cene a base
solo di prodotti locali rappresentano il criterio in base al quale i viaggiatori prediligono un
esperienza piuttosto che un’altra. Tuttavia, sempre secondo questo rapporto, anche
l’adozione di pratiche corrette come la raccolta differenziata ed il risparmio idrico e di
energia da fonti rinnovabili possono incidere nella selezione.
Il turismo enogastronomico italiano, inoltre, possiede un enorme potenziale ed è in
continua evoluzione per questo è necessario aprire nuovi scenari verso aree di grande
fascino, ma rese accessibili, riducendo la distanza tra aree urbane e rurali attraverso un
piano integrato di sviluppo costituito da trasporti più facili, prenotazioni digitali,
promozione a livello internazionale, passando per la creazione di hub enogastronomici e
itinerari turistici alla scoperta dei borghi minori e della loro cultura culinaria.
Secondo il rapporto della Garibaldi, strumento indispensabile per la realizzazione di un
buon incoming turistico nel segno della sostenibilità l’adozione di una strategia di
comunicazione coerente ed omnicanale verso l’esterno che accresca la visibilità di territori
ed aziende come meta enogastronomica.
Pertanto anche la politica dovrebbe puntare ad azioni che incentivino la formazione e lo
scambio di conoscenze delle buone pratiche locali anche con premi ad hoc ed incentivi,
soprattutto nel nostro Paese, dopo il lungo periodo di sofferenza dovuto alle restrizioni
agli spostamenti per l’emergenza Covid19 e successivamente dall’aumento dei prezzi
legato alla guerra in Ucraina, il Turismo torna a splendere come ha dichiarato il segretario
generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili “Il turismo non è mai stato così importante per le
nostre economie e per le nostre società”
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