Dengue, in Italia il vaccino per prevenirla
(Adnkronos) – Via libera dell'Aifa a un vaccino anti-Dengue. L'Agenzia italiana del farmaco ha approvato Tak-003 (Qdenga*) di Takeda, per la profilassi della malattia di Dengue causata da uno qualsiasi dei 4 sierotipi del virus. E' possibile somministrarlo a partire dai 4 anni di età. "Questo – spiega l'azienda in una nota – è l'unico vaccino per la prevenzione della malattia approvato in Italia anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale". "La Dengue – ricorda Nicola Petrosillo, responsabile del Servizio prevenzione e controllo infezioni della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma – è una malattia infettiva causata dal virus omonimo, appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, che viene trasmesso dalle punture di zanzara del genere Aedes, compresa anche la zanzara tigre presente nel nostro territorio. E' una malattia infettiva che in alcuni casi può evolvere in una forma grave con necessità di ospedalizzazione. Il nuovo vaccino di Takeda risulta innovativo perché strutturato sulla base del sierotipo 2 del virus Dengue (Denv-2), sfruttando la tecnologia ricombinante per garantire l'immunizzazione contro tutti e 4 i sierotipi del virus. Circa la metà della popolazione mondiale vive in aree in cui la Dengue è endemica e i Paesi asiatici sono tra i più colpiti". "Ogni anno in tutto il mondo vengono riportati circa 390 milioni di casi di infezione, con un'incidenza che è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni – rimarca Petrosillo – In Europa la Dengue non è endemica, ma si registrano quasi esclusivamente casi importati da soggetti che hanno visitato di recente zone endemiche; in Italia sono riportati ogni anno diversi casi di malattia da Dengue contratta in Paesi endemici. Da notare che alcuni piccoli e limitati focolai autoctoni si sono verificati in Europa e anche in Italia. Questo nuovo vaccino rappresenterà un potente strumento nella prevenzione della malattia nei viaggiatori internazionali, per turismo, lavoro o rientro nei Paesi di origine". La Dengue è stata inserita dall'Organizzazione mondiale della sanità tra le 10 minacce alla salute globale ed è endemica in oltre 125 Paesi. E' infatti tra le malattie virali trasmesse da vettori a più rapida diffusione al mondo, a causa soprattutto dei cambiamenti climatici, dell'urbanizzazione e della globalizzazione. Negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento delle infezioni nei viaggiatori europei di ritorno da Paesi in cui la Dengue è endemica: Nord America, Sud America, Caraibi, Africa, Asia, Oceania. "Una volta messo a disposizione nelle varie Regioni previa acquisizione dalle stesse, l'accesso del cittadino al nuovo vaccino, per motivi di turismo o di lavoro verso le aree tropicali e subtropicali del mondo dove la Dengue è endemica – sottolinea Roberto Ieraci, infettivologo vaccinologo, ricercatore senior associato del Consiglio nazionale delle ricerche – potrà avvenire nei centri autorizzati a effettuare il vaccino della febbre gialla e le vaccinazioni contro le malattie quarantenarie e al rilascio del relativo certificato ad uso internazionale su specifico modello Oms. Gli elenchi sono disponibili online nei vari siti web regionali. La schedula vaccinale si compone di 2 dosi a distanza di 3 mesi l'una dall'altra, in persone a partire dai 4 anni di età. Per coloro che viaggiano, con breve preavviso, prima della partenza sarebbe auspicabile un programma approvato di vaccinazione accelerata". Tak003 è costruito sulla base del sierotipo 2 del virus della Dengue (Denv-2), che rappresenta la 'spina dorsale' genetica del vaccino, e tramite la tecnologia ricombinante è in grado di garantire l'immunizzazione contro tutti e 4 i sierotipi del virus Dengue. E' stato valutato nell'ambito di un ampio programma di sviluppo clinico con vari studi di fase 1, fase 2 e fase 3 e oltre 28mila partecipanti. E' risultato generalmente ben tollerato, senza alcuna evidenza di aumento di ricoveri dovuti a Dengue grave nei vaccinati. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Torna alle notizie in home