Alda D’Eusanio: “Avevo desiderio di raccontare e l’ho realizzato”
20070328 - ROMA - ACE - TV: ALDA D'EUSANIO TORNA SU RAI DUE. Alda D'Eusanio in posa per i fotografi. La nota presentatrice torna su Raidue dal 29 marzo alle 15,50 con " Ricomincio da qui " ,nuovo programma televisivo. ANSA / DANILO SCHIAVELLA /G1
Intervista a Alda D’Eusanio: la conduttrice e protagonista della tv si racconta: dal grave incidente in motorino del 2013 fino alla “cacciata” dal Grande Fratello
di FRANCESCO URRU
Coraggio, forza, animo, energia, tenacia, libertà: quanti altri aggettivi si possono trovare per una professionista della tv, protagonista di celebri momenti televisivi? L’Identità intervista Alda D’Eusanio, conduttrice amata per la sua schiettezza e intelligenza.
È un periodo che rilascia dichiarazioni “esplosive” ai giornali. Vorrebbe rivoluzionare la tv di oggi?
No, non ho un intento di questo genere, anche perché non lavoro più in televisione, sono in pensione, bisogna anche lasciare il posto alle nuove generazioni. Rivoluzionare la tv sarebbe un intento troppo grande, mi piacerebbe una televisione diversa, ma è un piacere che ho io.
Lei ha fatto delle dichiarazioni sul trash e su alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, “televisivamente” parlando, si sente un “mirino” ora puntato addosso?
No, trovo che la televisione abbia momenti eccellenti, perché ci sono programmi veramente belli e altri trash. Oltretutto, incominciano a non piacere più tanto al pubblico. Io non mi sento né sopra né sotto questo tipo di programmi, perché un po’ anche noi abbiamo fatto quello che veniva; i miei programmi venivano addirittura definita “televisione spazzatura” e non lo era affatto. Detto questo, la televisione è fatta di cose belle e di cose meno belle. La colpa o la responsabilità è dovuta al fatto che si va alla rincorsa dello share. La televisione più è strillata, più è volgare e più aumenta lo share. Quello che attrae sempre è più brutto che bello: tu ti fermi per strada se vedi due che si picchiano, non per due che si baciano. Il pubblico è molto attratto da tutto ciò che è urlato, che appunto trash. C’è la rincorsa all’indice d’ascolto sempre più alto.
Quali generi di programmi si sente di promuovere e quali come il trash boccia?
Promuovo tutti i programmi di informazione. La7 è diventata maestra in questo, con i programmi di informazione, da Propaganda Live, Report, Di martedì. Mi piace anche a Cartabianca. Sono tutti fatti molto bene e sono abbastanza equilibrati. I programmi che non piacciono sono i reality; non sono programmi che non mi incuriosiscono, non mi lasciano nulla nella mente. Non mi fanno riflettere, non mi non mi insegnano nulla e non intrattengono oltretutto.
Invece i Talent show?
Hanno un senso. Ti fanno vedere se non altro le capacità, i talenti di giovani artisti facendoli maturare, quello è il loro scopo. Secondo me fanno bene.
Secondo il suo vissuto e la sua esperienza, la verità sul lavoro paga?
La verità non paga sempre né sul lavoro né in altre parti. Nel senso che se tu sei disposta a pagare il prezzo che la verità merita, allora la verità paga, nel senso che è sempre una bella cosa. Se invece non sei disposta a pagare i prezzi che si pagano, perché dire ciò che è veramente pensi. Il senso della libertà ed è una delle cose più belle che un essere umano possa permettersi, però te lo devi poter permettere.
Facciamo un tuffo nel passato. Ricordiamo in tanti quello che le accadde anni fa quando fu investita da un motorino nel 2013. Dopo questo drammatico episodio, vorrei chiederle che senso attribuisce alla vita…
Non è cambiato molto, il mio incidente non mi ha fatto cambiare il senso che io do alla vita, perché gli ho sempre dato l’importanza che merita, cioè quella vitale. La vita è una sola, non puoi cambiarla e dire, ”mò ne vivo un’altra”. È un bene prezioso ed è appunto unico al mondo. Non mi ha cambiato il senso della vita quanto casomai il senso del tempo, questo sì. Perché all’improvviso, quando ti accade qualcosa che ti porta vicino alla morte, soprattutto ti porta poi alla sofferenza e agli ostacoli dovuti alla ripresa, ci porta anche appunto il senso della malattia, della fine del fisico, del limite del corpo e anche quindi al senso del tempo. Per cui, mentre prima magari si dava un valore al tempo, come tempo economico, cioè un’ora del tuo lavoro vale tot, una serata della tua vita non vale nulla, perché non si dava tempo. Ecco, questo forse me l’ha dato: questo senso dell’importanza delle cose. Ho preso coscienza su ciò a cui dare il valore vero delle cose, del genere, delle persone, dei redditi, di tutto questo. Prima buttavano spesso via il tempo così inutilmente che non mi rendevo conto dell’importanza che aveva. In questo senso è cambiata la vita.
Ad oggi si è ristabilita del tutto dopo il coma o ha ancora strascichi che la tormentano?
Ho la memoria molto corta, non l’ho riconquistata tutta. La ricchezza dei vocaboli non l’ho riconquistata tutta. Molte cose mi mancano ancora. Per quello che mi è successo io sono una vera e propria miracolata. Chi mi ha investito si è fermato, ha dichiarato ai carabinieri che aveva fretta. So che ha chiesto di conoscermi, ho detto no: seppur miracolata non lo perdono perché mi ha rovinato la vita. Tutti quelli che investono una persona, magari la uccidono o gli cambiano la vita per colpa dell’incidente, io non li perdono e non vanno perdonati, non si distrugge la vita degli altri perché si è imbecilli.
Tuffiamoci ancora più in profondità nel suo passato, quali erano i sogni di Alda da bambina?
Uscire da questo piccolo paese agricolo, Tollo, che io ho sempre molto amato e che amo tutt’ora, dove io torno tutte le estati. Avevo il desiderio di vedere il mondo. Mentre un altro era quello di raccontare, quindi fare la giornalista. Ho realizzato quello che mi piaceva.
Che cosa la irrita e non sopporta nella vita?
La stupidità, tutto ciò che è stupido e irritante.
Una curiosità: quando l’hanno eliminata da Grande Fratello, non l’hanno fatta uscire dal confessionale per abbandonare la casa, non ha potuto salutare nessuno?
Mi hanno cacciata via, non mi hanno eliminata, una cosa diversa. Ero in pantofole e pigiama. Mi hanno fatto uscire dalla casa dicendomi “Tu da questo momento non entri più nella casa, devi sparire”. Sono stata cacciata, all’improvviso, senza darmi la possibilità di rientrare nella casa, di scusarmi, di salutare anche tutti i compagni di viaggio; poi è stato detto a tutti quanti di non nominarmi, come se io non fossi mai esistita. La ritengo una grave offesa nei confronti di chiunque lavora. Io ho lavorato tanti anni in televisione, ho fatto tante cose e non meritavo assolutamente un trattamento del genere. Infatti, ho fatto una citazione legale a Mediaset per danno di immagine.
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