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Covid, con nuova ondata rischio per fragili e ospedali

di Angelo Vitale -


Covid, prevista una nuova ondata. “Durante l’autunno e l’inverno alle porte, prevediamo una recrudescenza dell’influenza stagionale e del virus respiratorio sinciziale Rsv”. Al contempo, “osserviamo anche un aumento della trasmissione di Sars-CoV-2 nell’Ue/Spazio economico europeo e prevediamo che i virus” respiratori “co-circoleranno nei prossimi mesi”. Questa co-circolazione “metterà le persone vulnerabili a rischio di malattie gravi e di morte, con una maggiore pressione sull’assistenza sanitaria”. E’ il quadro prospettato da Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), in conferenza stampa con Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema. “E’ difficile prevedere con esattezza quando la circolazione dei virus respiratori aumenterà o raggiungerà il picco”, ha aggiunto Ammon.

Quanto al rialzo dei casi Covid, “è probabilmente dovuto all’aumento dei viaggi e ai grandi raduni estivi – ha evidenziato la numero uno dell’Ecdc – e al calo dell’immunità dopo un lungo periodo di bassa circolazione del virus”.

“Dobbiamo agire ora – ha avvertito Ammon – per ridurre al minimo l’impatto” dei virus respiratori che co-circoleranno nel prossimo autunno-inverno: Sars-CoV-2, influenza e virus respiratorio sinciziale Rsv. Servono “forti misure di sanità pubblica tra cui la vaccinazione contro Covid e influenza, l’utilizzo delle misure di protezione individuale, la sorveglianza e la segnalazione”.

“Covid-19, influenza e Rsv rimangono sfide significative per la salute pubblica”, ha avvertito Cooke. Le persone che appartengono a categorie a rischio e sono vulnerabili dovrebbero vaccinarsi”, perché “la vaccinazione è il modo più efficace per prevenire le infezioni e proteggere da malattie gravi e ospedalizzazione”.

“La co-somministrazione dei vaccini contro Covid e influenza è fattibile”, ha aggiunto la numero uno dell’Ema. “Gli Stati membri – ha precisato – prenderanno decisioni sulle loro campagne di vaccinazione nazionali in base alle condizioni epidemiologiche e alla disponibilità di vaccini nei loro Paesi”.

“I nostri modelli hanno mostrato che una campagna vaccinale anti-Covid con un’elevata adesione, rivolta a persone di età dai 60 anni in su, potrebbe prevenire circa il 21-32% di tutti i ricoveri correlati a Covid nell’Ue/Spazio economico europeo fino al 24 febbraio”. Questa, la stima di Ammon.

“La buona notizia – ha rimarcato Cooke – è che rispetto agli anni passati siamo molto più preparati” contro queste minacce virali, “perché per proteggere i cittadini europei sono disponibili vaccini e trattamenti efficaci”.

Contro il Covid, ha ricordato il vertice Ema, “disponiamo di due vaccini a mRna adattato che offrono una buona protezione contro un’ampia gamma di ceppi” di Sars-CoV-2 “attualmente circolanti; possono essere somministrati ad adulti e bambini a partire dai 6 mesi d’età, e hanno un profilo di sicurezza consolidato”.

Sul fronte Rsv, che “lo scorso autunno” ha fatto registrare “un gran numero di infezioni tra i giovanissimi e gli anziani, ora – ha aggiunto Cooke – disponiamo di due vaccini e di un farmaco per proteggere gli adulti over 60, neonati e bambini”.


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