Economia

Tassi, la Fed si ferma ma la Bce prepara altre stangate

di Cristiana Flaminio -

Managing Director Kristalina Georgieva, European Central Bank President Christine Lagarde, Federal Reserve Chairman Jerome Powell


La Fed concede un’altra pausa all’economia Usa ma lascia i tassi alti, senza escludere nuovi rialzi nei prossimi mesi. Nel frattempo, dalla Bce, spirano venti di rigore oltranzista con Isabel Schnabel, il volto gentile dei falchi, secondo cui gli utili delle imprese non contribuiscono all’inflazione, che rimane forte sui mercati e nelle aspettative, quanto gli aumenti salariali.

Nella riunione dell’altra sera, il presidente della Fed Jerome Powell ha avvisato tutti: “Pronti ad alzare ulteriormente i tassi se sarà appropriato”. Lo ha detto, però, dopo aver deciso di lasciarli invariati tra il 5,25 e il 5,5%. Powell è pronto a tutto: “La Fed farà tutto il necessario per raggiungere gli obiettivi del suo mandato che sono la stabilità dei prezzi e la massima occupazione”. Ma la strategia sarà quella di decidere volta per volta e promette che il Pil Usa salirà del 2,1%.

In Europa è tutta un’altra musica. Isabel Schnabel ha tuonato: “Le aspettative di inflazione nelle indagini e sui mercati restano elevate e si sono ulteriormente rafforzate, nuovi shock dal lato dell’offerta potrebbero creare rischi al rialzo sull’inflazione”. Se l’America cresce, l’Europa si deprime: “Le indagini segnalano un indebolimento della crescita e dell’occupazione nell’eurozona. L’inflazione totale è calata mentre l’inflazione di fondo si mostra più persistente”. Ma non è tutto. Perché secondo l’economista, paladina dei falchi e delle scelte rigoriste: “Le dinamiche sul mercato del lavoro e la crescita dei salari restano forti, mentre le carenze di personale persistono”. Insomma, la fotografia di un disastro. Ma bisogna continuare ad andare avanti. Il problema non sarà la caduta ma l’atterraggio. Anche perché, secondo Schnabel, “gli aumenti sui costi unitari del lavoro sono il maggior contributore all`inflazione interna, mentre gli utili contribuiscono meno”. Insomma, meglio consentire gli extraprofitti che dare una mano alle famiglie che non riusciranno a pagare le bollette. La ricetta per un disastro.


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