Botox, sociologa Liuccio: “Aumentano eterni Peter Pan, ritocco sempre più diffuso”
(Adnkronos) – “Negli ultimi 20 anni, complice l’avvento dei social media, registriamo da parte delle persone una particolare attenzione al proprio aspetto fisico. Il corpo è diventato un biglietto da visita, da mostrare in perfetta forma, sul posto di lavoro e in società. E in questi due decenni con l’impiego anche in Italia della tossina botulinica per uso estetico e medico, per molti è più facile l’accettazione di se stessi perché il corpo, diventato sempre più un elemento identitario, comunica con l’esterno con messaggi chiari: ‘io non invecchio ma appaio sempre al meglio’, ‘ho cura di me stesso e decido io di non far trascorrere il tempo’. Insomma, uomini e donne hanno lo stesso bisogno, far vedere che ‘siamo padroni del nostro corpo’. Cresce l’esercito degli eterni Peter Pan o, se preferiamo, dei perfetti Dorian Gray”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Michaela Liuccio, docente di Sociologia della Salute all’Università Sapienza di Roma, commentando i numeri dell'utilizzo, in quasi 20 anni, della tossina botulinica per uso estetico e medico in Italia . Il botulino “per molti è un aiuto che consente la socializzazione – spiega Liuccio – e ad accettarsi di più, soprattutto in un’epoca come la nostra dominata dalla rete”. A farsi il ritocchino anti-age sono in molti, “per i più svariati motivi e a tutte le età. Donne over40 e ragazze under30 hanno sicuramente esigenze diverse – evidenzia la sociologa – L’elenco delle motivazioni è lungo: una insicurezza di fondo, una scarsa autostima oltre alla paura di invecchiare. Seguono: l’attenzione e la cura del proprio corpo, la curiosità di sperimentare i trattamenti per sentirsi migliori e più accettati dagli altri. Purtroppo, chi cede al botox non ha la percezione del rischio ma guarda solo i benefici, a prescindere se questo farmaco possa o no fare male alla salute”. Probabilmente è il trattamento estetico più effettuato al mondo. Ma a preoccupare è che ormai il botulino fa breccia sempre più tra i giovani. “L’età si è abbassata perché oggi siamo autonomi da subito – conclude Liuccio – ci si sente padroni di se stessi e i mezzi di informazione social non aiutano perché veicolano messaggi senza mediazione. Prevale costantemente il desiderio di apparire bene”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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